SAMBUCA – Un cervo è rimasto impigliato con le sue lunghe corna al cavo di un palo telefonico in disuso. I carabinieri forestali della Stazione di Sambuca sono intervenuti a Monte Adone, in una zona impervia di Taviano per liberare il grosso maschio che rischiava di rimanere soffocato dall'intrico di fili. L'animale non poteva farcela da solo a districarsi dal micidiale cavo metallico, che gli aveva imprigionato il grosso palco.
I carabinieri forestali hanno quindi raggiunto la zona impervia divenuta prigione per l'animale, a monte della Statale 64 Porrettana.
Hanno quindi contattato il Centro Tutela di Monte Adona di Sasso Marconi poiché il Servizio USL preposto a narcotizzare non sarebbe potuto intervenire prima di parecchie ore. Creato un varco tra i rovi i tecnici si sono avvicinati all’animale per sedarlo con una siringa. Ma la pioggia battente e la virilità del grosso cervo hanno reso necessaria una seconda dose di narcotico, in modo che l’animale si adagiasse su un fianco ed il personale potesse quindi intervenire con tronchesi e forbici per liberarlo dai cavi e dai fili che lo stavano soffocando.
In rapida successione, con una dose di antidoto, il grosso cervo ha ritrovato poi la sua energia e si è allontanato rapidamente riacquistando la libertà.