sabato, Aprile 20, 2024

“La Stalla dei Conigli” di Lorenzo Delfine: una passione divenuta lavoro

PRATO – Accarezzare un coniglietto, sfiorare il suo morbido pelo, osservare i suoi occhi curiosi: un antidepressivo naturale e un gesto di amore verso un animale capace di trasmettere dolcezza e tenerezza al primo sguardo.

Lo sa bene Lorenzo Delfine, classe 1993, giovane allevatore di conigli minilop e titolare dell’allevamento specializzato “La Stalla dei Conigli” in via Pacini 2 a Prato, in località Galceti: un luogo dove da più di dieci anni Lorenzo e i suoi collaboratori si dedicano all’allevamento dei conigli, comprese le fasi di riproduzione, svezzamento e vaccinazione, per tutelare il benessere di questi animali e renderli “pronti” in vista della vendita.

Ma per Lorenzo i conigli sono molto di più di un “prodotto” da vendere: negli anni il suo allevamento si è evoluto fino a diventare un centro specializzato nella “gestione” di questi animali così dolci ma anche così delicati, con l’apertura di un negozio per la produzione e vendita di mangimi naturali e un servizio di assistenza e “pensione” dei coniglietti per i proprietari che hanno la necessità di lasciarli in custodia per qualche tempo, soprattutto durante le vacanze estive.

Lorenzo Delfine con due coniglietti del suo allevamento “La Stalla dei Conigli” (foto di Andrea Capecchi)

Per chi mette piede ne “La Stalla dei Conigli”, che conta un numero variabile tra le 80 e le 100 unità, è impossibile non rimanere innamorato a prima vista dei coniglietti, dai più “adulti” ai cuccioli nati da poche settimane, tutti ben tenuti d’occhio dal punto di vista sanitario e alimentare, nutriti in maniera naturale con mangime, pellet e sedani e carote freschi, con acqua pulita sempre a disposizione.

E dietro questa cura e attenzione c’è il prezioso lavoro di Lorenzo e del suo staff, che hanno trasformato la passione per questi animali in un’attività professionale, dando vita a uno dei pochi allevamenti di minilop in Toscana, ma con spedizioni e consegne sull’intero territorio nazionale.

Lorenzo, com’è nata l’idea di mettere su un allevamento di conigli, in un periodo in cui la loro adozione come animali da compagnia non era così diffusa come oggi?

È stata un po’ una sfida, nata dodici-tredici anni fa, ai tempi del liceo, quando io e una mia amica abbiamo comprato dei porcellini d’india. Abbiamo avuto le prime cucciolate e ci siamo affezionati fin da subito a questi piccoli roditori, passando poi all’adozione dei conigli nani. È stato amore a prima vista: alla soddisfazione delle cucciolate si è aggiunta la fortuna di partecipare a esposizioni e mostre dedicate, oltre alla possibilità di far conoscere la nostra passione per l’allevamento dei conigli a un pubblico più ampio grazie al nostro sito web.

Nel 2010 è nata così “La Stalla dei Conigli” che nel corso degli anni si è ampliata e sviluppata: forse il fatto di essere stati i primi, almeno in quest’area di Toscana, a creare un allevamento simile ci ha agevolati nel processo di crescita, e oggi possiamo contare su una clientela proveniente da tutta Italia.

Quali conigli vengono allevati?

Noi alleviamo prevalentemente i minilop, una varietà molto simile all’ariete nano, il tipo di coniglio attualmente più diffuso in Italia. Sono conigli dalla forma “compatta”, le orecchie corte e rivolte all’ingiù, e con la caratteristica, molto amata, di mantenere per tutta la vita lo stesso aspetto che hanno da cuccioli.

È dal 2018 che abbiamo “virato” sui conigli di razza minilop; ma abbiamo anche alcuni arieti nani colorati, coniglietti più “classici” e comuni in varie colorazioni, ma tutti selezionati secondo lo standard di razza.

Come “funziona” il tuo lavoro all’interno dell’allevamento?

Una delle attività principali consiste nella riproduzione e nell’accoppiamento dei conigli selezionando le linee di sangue e mantenendo la salute e la bellezza degli animali, con particolare attenzione alla crescita dei cuccioli nella fase più delicata ed esposta ai rischi, che è compresa entro i primi due mesi di vita. È in questo periodo che si registra il più alto pericolo di mortalità per i coniglietti neonati, e dobbiamo vigilare costantemente sulla salute delle cucciolate, prevenendo possibili infezioni e malattie comuni a questi animali.

La maggior parte del lavoro lo facciamo sui cuccioli, anche terminata la fase di svezzamento, e prima di renderli disponibili per la vendita: devono essere infatti sottoposti a un trattamento antiparassitario per la prevenzione della coccidiosi, una malattia frequente nei conigli nani.

Un’altra attività che svolgiamo è la produzione di mangime naturale, nata per necessità al fine di consentire una continuità alimentare ai nostri conigli una volta arrivati nelle loro nuove famiglie. È nato così un vero e proprio negozio online dedicato ai conigli nani.

Spesso si tende a pensare che il coniglio sia un animale meno “impegnativo” rispetto a un cane o a un gatto; in realtà è un animale delicato che ha bisogno di cure e attenzioni, e non può essere adottato così a cuor leggero…

È vero, ciò vale per tutti gli animali domestici ma in particolare per i conigli nani: sono animali che danno tantissimo in termini di affetto, dolcezza e tenerezza ma che giustamente pretendono le dovute attenzioni nella loro gestione.

Bisogna stare molto attenti alla corretta alimentazione, alle cure, allo stato di salute, alla presenza di spazi e ambienti adeguati in cui l’animale possa stare bene.

Non devono essere lasciati soli per troppo tempo, devono avere sempre a disposizione acqua e fieno, devono essere vaccinati e spazzolati.

Sono animali socievoli che hanno bisogno di giocare e di interagire, non vanno trascurati nè lasciati in disparte.

Tra l’altro sempre più coniglietti nani sono utilizzati per la pet therapy…

Dipende un po’ dal carattere dei singoli coniglietti, però è vero, i più richiesti in tal senso sono quelli a pelo colorato, bianco o arancio, perchè sono colori che possono “intimorire” meno la persona per cui fanno pet therapy.

Negli ultimi anni a livello europeo sono state indette petizioni e raccolte di firme dalle associazioni animaliste per riconoscere il coniglio domestico “animale da compagnia” e “toglierlo” dai ricettari. Dal tuo punto di vista, qualcosa si sta muovendo in tal senso anche in Italia?

Anche da noi la sensibilità sta cambiando, basti pensare al fatto che dieci anni fa, quando ho iniziato l’allevamento dei conigli, era poco diffusa questa cultura del coniglio come “animale da compagnia” da tenere in casa, anzichè mettere in forno con le patate!

Per fortuna negli anni molto è cambiato: oggi il coniglio nano è molto apprezzato e ricercato dalle famiglie in cerca di un animale domestico, dalle recenti statistiche è il terzo-quarto animale da compagnia presente nelle famiglie italiane.

Inoltre grazie allo sviluppo del web e dei social sono nati gruppi e associazioni che aiutano i proprietari a “gestire” un coniglio, nell’ottica di un continuo miglioramento della salute e del benessere dell’animale e della felicità che esso sa regalare a chi gli sia vicino.

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