martedì, Aprile 23, 2024

A Palazzo Fabroni un omaggio al teatro di Giuliano Scabia

PISTOIA – Quinto e ultimo appuntamento per Teatri di Confine, la rassegna dedicata alla scena contemporanea realizzata da Teatri di Pistoia e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Nel giardino e nel salone di Palazzo Fabroni, martedì 20 settembre (ore 19:00, via Santa), va in scena “De Il Diavolo e del suo Angelo. Evocazione del poeta Giuliano Scabia”, con Massimo Marino e Andrea Mancini e con Annibale Pavone e Jacopo Yahya.

A un anno dalla morte dello scrittore e drammaturgo Giuliano Scabia, due storici del teatro, Massimo Marino e Andrea Mancini, e due attori-musicisti, Annibale Pavone e Jacopo Yahya, ne rievocheranno la figura, sulle tracce di un suo mitico spettacolo che lo aveva portato, dal 1979 al 1986, a girare l’Italia e l’Europa travestito da Diavolo e legato con una corda bianca a un Angelo violinista e flautista, recitando, ballando e cantando il testo da lui scritto “composto di danze, duelli, operine, racconti, vendite, musiche”.

Una scena dello spettacolo “De il diavolo e del suo angelo” dedicato a Giuliano Scabia

Aveva visitato città e paesi, in Italia e anche all’estero; si era inoltrato in boschi e montagne, da Perugia al Carnevale di Venezia, nel Casentino fino all’eremo francescano della Verna, a Parigi, sulla Tour Eiffel e a Roma, per un congresso internazionale della nuova psichiatria. Dopo oltre quarant’anni da quella sua prima comparsa, il “Diavolo” di Giuliano Scabia torna ad apparire.

Lo spettacolo è nuovissimo, ma anche legato al passato, almeno nell’essere teatro di strada, teatro di narrazione, teatro fuori dai teatri, vero e proprio anticipatore negli anni Ottanta di tanti modi di far teatro che adesso sono diventati quotidiani.

Accanto alle storie raccontate da Marino e Mancini ci saranno Annibale Pavone e Jacopo Yahya, l’Angelo musicista. Avranno un ruolo anche i racconti indirizzati a Dorothea, un’amica tedesca, in gran parte inventata, a cui Scabia si rivolse in tre occasioni, narrando i perché di questo spettacolo e facendo diventare queste Lettere a Dorothea qualcosa di diverso, una riflessione sui suoi modi di fare teatro.

Prezzi: posto unico numerato 12,00 (intero) 9,00 (ridotto); riduzioni per abbonati stagioni ATP (prosa, sinfonica, cameristica, abbonati Teatro Lamporecchio, possessori Carta Fedeltà Far.com, soci Unicoop Firenze); euro 8,00 possessori GIOVANI CARD 2022 e Carta dello Studente della Toscana.

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