di Ilaria Lumini
PISTOIA – Tutto da rifare. Lara Turelli, da imputata, torna a essere solo indagata.
Il tribunale collegiale di Pistoia ha infatti annullato il rinvio a giudizio della comandante della polizia municipale di Agliana, attualmente sospesa dal servizio.
Questa mattina i giudici, di fronte ai quali un mese fa era iniziato il processo, hanno sciolto la riserva sull’eccezione presentata dall’avvocato difensore Pamela Bonaiuti, del Foro di Prato, dichiarando la nullità dell’interrogatorio successivo all’avviso di chiusura delle indagini: la legale ne aveva chiesto invano il rinvio in quanto non erano ancora stati messi a sua disposizione tutti gli atti relativi alle accuse della procura, ledendo, di fatto, il diritto di difesa (per questo consigliò la propria assistita ad avvalersi del diritto di non rispondere).
Nulli, perciò, richiesta di rinvio a giudizio, udienza preliminare e decreto di rinvio a giudizio. Si dovrà ricominciare dall’interrogatorio.
Stralciata la posizione dell’altra indagata, Claudia Vilucchi, per la quale il processo proseguirà regolarmente.
“Il collegio ha accettato la nostra eccezione che ha risvolti processuali fortissimi – spiega Bonaiuti – Dal compendio processuale mancava la copia forense del materiale informatico sequestrato all’epoca dell’ordinanza di custodia cautelare. La Procura quindi dovrà retrocedere a una fase antecedente all’udienza preliminare. Noi siamo in corsa per rendere il nostro interrogatorio, un interrogatorio il cui sviluppo avrebbe potuto comportare un non luogo a procedere vista, a mio avviso, l’evidenza della non colpevolezza della mia assistita. Sono contenta anche se la strada è ancora lunga, un messaggio anche grosso del Tribunale alla Procura: “Stai a sentire quello che dicono gli avvocati”.
Perché sarebbe bastato un rinvio di 15 giorni dell’interrogatorio e tutto questo non sarebbe successo. Non ci dimentichiamo che gli imputati prima di essere imputati sono persone, Lara Turelli è comandante sospeso, io le auguro che ritorni presto a fare il suo lavoro”.
“Sono contenta perché lo studio Bonaiuti ha dimostrato di saper lavorare e allo stesso tempo sono frastornata per quello che è accaduto. Ho visto un collegio molto attento e spero che la giustizia mi dimostri che faccia il suo corso e che venga finalmente fatta verità perché la mia verità non è quella che è stata letta sui giornali” commenta Lara Turelli.
