MONTECATINI – Sono stati messi a dimora negli scorsi giorni quindici nuovi alberi su via Montebello nel tratto ad est di Via Sardegna.
Si tratta della seconda fase di una iniziativa fondata sulla biodiversità ed iniziata nel 2022, che ha portato ad un progressivo ringiovanimento del parco alberi di questa zona, che aveva problemi evidenti.
Prunus Pissardi e Cinnamomum Camphora tra le piante utilizzate, che hanno già dato dimostrazione di facilità di adattamento alla realtà montecatinese.
In particolare da segnalare l’utilizzo del Frassino, che secondo studi realizzati dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna ha una comprovata capacità di mitigazione ambientale in quanto riesce ad assorbire anidride carbonica – fra i principali gas serra – e a contrastare efficacemente gli inquinanti quali PM10 e l’ozono che è considerato un inquinante secondario, entrambi fonte di problemi per la salute umana a vari livelli.
Per cui merita sottolineare non solo l’importanza estetica dell’intervento, a livello di decoro di quartiere, ma anche la logica che è alla base dell’intervento, che usa la vegetazione per migliorare un ambiente urbano ricco di insidie per gli esseri umani: condizioni microclimatiche estreme (es. ondate di calore), inquinamento, rumore, presenza nell’aria di scorie chimiche di ogni tipo.
E, ancora una volta, sono le piante a offrire un contributo, in quanto mitigano gli estremi termici, abbattono i rumori, rimuovono contaminanti gassosi e particellari dell’aria: in altre parole, garantiscono fondamentali servizi ecosistemici di regolazione (anche alla luce dei mutamenti climatici in atto), ai quali si aggiungono gli aspetti di tipo psicologico e culturale. Questo secondo l’approccio One Health che a mio parere deve sempre di più caratterizzare le esperienze amministrative nelle città italiane.
