giovedì, Aprile 25, 2024

Pistoia Musei inaugura il nuovo allestimento “Collezioni del Novecento”

PISTOIA – In via de’ Rossi, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, da domani 14 maggio è visitabile la mostra permanente “Collezioni del Novecento”.

A presentare il nuovo percorso sono intervenuti la direttrice di Pistoia Musei Monica Preti, la curatrice Annamaria Iacuzzi, il presidente e vice presidente della Fondazione Lorenzo Zogheri e Cristina Pantera.

L’interno della mostra “Collezioni del Novecento” a Palazzo de’ Rossi (foto di Andrea Capecchi)

Pistoia Musei, braccio operativo della Fondazione, ha cambiato passo dall’arrivo della dottoressa Preti, così la Fondazione si pone ancor più a servizio della comunità di riferimento.

Nei suoi quattro spazi espositivi di Palazzo de’ Rossi, Antico Palazzo dei Vescovi, Palazzo Buontalenti e presto nella Chiesa di San Salvatore (sarà inaugurata i primi di luglio) ci saranno allestimenti di varia natura ispirati alla cultura per una crescita della città.

“Per visitare la nuova collezione – ha sottolineato Zogheri – sarà aperto l’accesso dalla grande Terrazza Grandonio da dove sarà possibile apprezzare parte della struttura settecentesca. Inoltre il percorso consentirà di avere nuovi collegamenti con l’Archivio di Stato, la Biblioteca Forteguerriana, la piazzetta delle Scuole Normali e San Jacopo in Castellare”.

Fra le collaborazioni attivate da Pistoia Musei spicca quella con il Liceo Artistico Petrocchi che sta per consegnare una scultura di Andrea Lippi, “Gli scioperanti”, da collocare all’interno del percorso del Novecento.

La mostra che si va ad inaugurare si compone di 120 opere scelte dalla collezione che in totale conta circa mille opere di proprietà della Fondazione o in comodato da Intesa San Paolo.

Il percorso espositivo, composto da otto sale, traccia un panorama rappresentativo dell’epoca, attraverso il quale si può capire il variegato contesto storico e sociale che va oltre la Provincia di Pistoia. Insomma, per chi avrà tempo e voglia di soffermarsi la mostra dà l’accesso a un percorso didattico che disvela le capacità e le sperimentazioni degli artisti, soprattutto pistoiesi, nell’arco di tutto il Novecento. La presenza di artisti non pistoiesi e le recenti acquisizioni arricchiscono il valore dell’esposizione.

Un momento della conferenza stampa di presentazione della nuova collezione artistica

Le sale sono state concepite con un percorso di carattere cronologico e generazionale così, in una breve descrizione ne citiamo alcune che riteniamo, arbitrariamente, più significative.

Nella prima sala “Sotto lo stesso cielo” a significare la convivenza di correnti artistiche contemporanee come l’eclettismo e il floreale con suggestioni di Simbolismo e spinte al rinnovamento.

La Sala 2 ci porta verso la modernità con Mario Nannini e Andrea Lippi mentre la terza ci introduce “nell’anima delle cose” dove spiccano Pietro Bugiani, Renzo Agostini, Eloisa Pacini Michelucci e Giulio Innocenti.

La sala 3 ci fa immergere in “Immagini per raccontarsi: ritratti d’artista con la presenza dei ritratti di Marino Marini eseguito da Giovanni Costetti, Umberto Mariotti ritratto da Pietro Bugiani o quello del giovane Sigfrido Bartolini, futuro pittore e critico d’arte, eseguito da Umberto Mariotti. Infine gli autoritratti di Egle Marini e Bugiani.

Nella 4 c’è “L’età dell’inquietudine” con gli artisti cittadini coinvolti nel Gruppo Novecentesco Toscano o nelle mostre del Novecento Italiano. Qui troviamo anche la galleria del segno che propone una selezione rappresentativa di opere eseguite con varie tecniche grafiche e di disegno.

Saltiamo nella Sala 5 con i “Percorsi della figurazione“ con la generazione definita “di mezzo” tra i quali ci sono Alfredo Fabbri, Francesco Melani e Jorio Vivarelli.

La sala 6 è dedicata, fra le altre, alla Pomona di Marino Marini, ritenuta fra le più significative presenze della collezione. L’opera arrivò in Italia dagli Stati Uniti nel giugno del 1981 e collocata nell’atrio dell’Antico Palazzo dei Vescovi. L’acquisizione della Banca aveva l’intento di dare riconoscimento agli scultori pistoiesi contemporanei di fama internazionale e che, con Marini, comprendeva Agenore Fabbri e Jorio Vivarelli.

Saltiamo alla sala 7 dei “nuovi racconti” che ospita Umberto Buscioni e Roberto Barni, i quali nelle loro opere rielaborano la storia della pittura italiana.

La sala 8 ci porta ad apprezzare i lavori di Andrea Dami, Luigi Russo Papotto e Giorgio Ulivi, che, nella descrizione dei curatori per i primi due troviamo, “in entrambe le sculture esposte la relazione con lo spettatore interviene a modificare l’opera in un molteplice divenire di senso”. Per Ulivi “il suo lavoro ci porta a quella vocazione al segno che caratterizza la città lungo tutto il Novecento”.

Da sinistra a destra: Pantera, Zogheri, Iacuzzi e Preti

Durante la presentazione è stata data comunicazione che fra i prossimi eventi espositivi, a Palazzo dei Vescovi, dal 17 giugno al 25 settembre ci sarà “In Fabula” capolavori restaurati dalla collezione Bigongiari a cura di Monica Preti e Alessio Bertini.

Quasi in contemporanea, dal 25 giugno al 25 settembre “Pistoletto a Pistoia, 5 passi tra creazione e memoria”. Una rassegna co-progettata con Cittadellarte che si snoderà tra Palazzo dei Vescovi, Chiesa di San Leone, Biblioteca Fabroniana, Palazzo Fabroni, Osservatorio Astronomico della montagna pistoiese.

Il progetto precede la realizzazione di un Terzo Paradiso nel territorio della Valdinievole, nei pressi dell’oasi naturale del padule di Fucecchio.

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