venerdì, Maggio 17, 2024

Pistoia, nasce la sede dell’associazione LGBT ‘Il Faro’

PISTOIA – Il 1° ottobre alle 18 alla Casa del Popolo di Capostrada in via Bolognese 2, si terrà l’inaugurazione della nuova sede dell’associazione LGBT “Il Faro” dell’area centronord delle Toscana.

L’evento inizierà con la benedizione dei locali da parte di don Massimo Biancalani e il taglio del nastro, la festa proseguirà con aperi-cena e terminerà con il brindisi e torta arcobaleno.

Il Faro promuove e realizza sul territorio numerose iniziative: un laboratorio espressivo; un gruppo di auto-mutuo-aiuto (AMA); la banca del tempo; lo sportello di informazione e ascolto; un progetto finalizzato all’inclusione delle persone con disabilità; l’aiuto all’inserimento sociale e lavorativo con particolare attenzione alle persone transessuali; il servizio e la crescita spirituale e pastorale nella parrocchia di Vicofaro di Pistoia; la presenza nelle associazioni nazionali cristiane di persone omosessuali; un progetto di co-housing per le persone anziane; il sostegno ad ogni iniziativa a favore delle famiglie e dei diritti LGBT presenti dal litorale tirrenico alla piana fiorentina.

La storia dell’associazione LGBT Il Faro.

Nel 2013 nasce il gruppo Il Faro come pastorale per e con le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) nella parrocchia di Santa Maria Maggiore in Vicofaro “grazie all’intuizione di don Massimo Biancalani in collaborazione con Massimiliano Sforzi – sottolinea l’associazione – Il gruppo svolge il suo servizio nella lettura del Vangelo, facendo incontri di formazione con il Biblista Giovanni Ibba e la Pastora Valdese Letizia Tomassone, e vivendo l’esperienza di Comunità parrocchiale, promuovendo nel giorno dedicato alla memoria delle vittime di omotransfobia, il 17 maggio, le Veglie di preghiera”.

Nel 2019 parte un laboratorio espressivo condotto da due counselors e in contemporanea vengono avviate delle chat nei principali social che in breve tempo cominciano a coinvolgere decine di persone, non solo del pistoiese ma anche delle zone di Prato, Lucca, Pisa e Firenze.

Con l’arrivo della pandemia gli incontri si interrompono e i social diventano importanti strumenti di relazione e condivisione; la chat generalista arriva ad accogliere un centinaio di persone creando community specifiche, dove non solo vengono dibattuti temi quali arte, cucina, viaggi, ma divengono strumenti dove nel tempo le persone hanno trovato accoglienza, ascolto e risoluzione per i propri problemi, come l’esperienza di accompagnamento di un ragazzo gay senza fissa dimora che ha trovato casa, lavoro e una comunità.

Attenuata la pressione del Covid 19, il gruppo riprende le attività in presenza servendosi ancora delle chat, ma anche individuando una sede nuova dove poter riunirsi e dare vita a nuove iniziative, così viene individuata la Casa del Popolo di Capostrada che porta subito ad una proficua collaborazione con il Circolo e la Cooperativa Don Chisciotte.

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