giovedì, Aprile 25, 2024

“Second Life”, al Pecci in mostra trenta opere “sostenibili” di giovani artisti

PRATO – “Second life – Tutto torna” con ben trenta opere di giovani artisti che potremo vedere fino al 9 gennaio 2023 al Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci, opere che ci offrono “situazioni” che costituiscono forme di vita reale, come indica il titolo, per “sviluppare storie proprie” attraverso segni, oggetti, fotografie, creando così una “seconda vita”.

E questo ci riporta al modo di comunicare con gli altri attraverso quello che da molto tempo chiamiamo espressione artistica, che è il linguaggio dell’artista che lo caratterizza per la sua originalità, o per la sua non originalità, comunque frutto del rapporto che il suo autore ha avuto, o ha, con la realtà legata all’esperienza giornaliera.

Un momento della conferenza stampa di presentazione della mostra “Second Life” (fotografie di Andrea Dami)

Le opere hanno partecipato al concorso promosso da Alia Servizi Ambientali S.p.A. dedicato ai giovani artisti sotto i 28 anni, selezionati da una prima giuria di giovani curatori e, successivamente, valutati da una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane come: Arturo Galansino, Stefano Collicelli Cagol, Valentina Gensini, Sergio Risaliti, Giuseppe Meduri Cristina Gelli e Marco Meneguzzo, quest’ultimo è anche il curatore dell’esposizione.

Il concorso ha visto la partecipazione di circa cento giovani artiste e artisti da tutta Italia, impegnati sul tema della sostenibilità e sulla necessità di essere parte attiva di un processo di consapevolezza dell’emergenza ambientale e di reale cambiamento.

“Le opere – realizzate utilizzando diversi materiali, quali foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e tecniche varie – mostrano un futuro tecnologico e sostenibile, ma anche una visione contrastante della natura, antropica e ‘primavera’ da vivere, suggeriscono empatia e ragione per controllare gli istinti umani più beceri, lo splendore della semplicità delle piccole cose in natura, mobilitazioni silenziose, universali, uniti dai sogni che volgiamo alle stelle”, come è stato detto durante l’inaugurazione delle opere selezionate. Sulle prime tre si è fermata la nostra attenzione.

Caterina Dondi

La prima opera classificata è: “Ordinare Senza Spostare” di Caterina Dondi, che si compone di una serie di fotografie su carta dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente (e non di riqualificarlo) nel suo naturale processo di rovina, “ribaltando – come si legge nella motivazione della giuria – il punto di vista usuale sul tema, cercando di rendere ‘accettabile’ e addirittura ‘bello’ il degrado in atto, innescando così un processo di maieutica consapevolezza sul nostro habitat. Mettere ordine nel caos significa trovare relazioni prima invisibili tra le cose”.

Il secondo lavoro classificato è “Espositore di Luoghi” realizzato da Giuseppe Raffaele con tecnica mista (ferro-carta-terra). Nell’opera l’artista ha capovolto il concetto di cartolina, pensata finora come ritratto di un bel luogo, al fine di far conoscere realtà dimenticate, “passando dal primato della vista – le cartoline solitamente mostrano un paesaggio naturale o urbano – a quello della mente, che invita a cogliere la vera essenza dei luoghi”.

Al terzo posto si è classificata l’opera “Curae” di Giulia Pirri per “la “gentilezza” intima di un gesto che invita alla “cura” e all’attenzione nei confronti delle cose altrimenti considerate insignificanti, come una foglia caduta. Ricucire le ferite della natura appare un gesto scientemente utopico, ma al contempo necessario per la convivenza sul pianeta”.

Seguono le “menzioni speciali” assegnate a: Elisa Pietracito, per “Sotto lo stesso cielo”; Edoardo Sessa con la performance “Homologation” e a Siyang Jiang per l’opera “If you want to live”. Una menzione speciale è andata a Federico Ferroni con l’opera “Decay”.

L’opera di Lorenzo Scarpellini

Infine ecco i nomi degli altri artisti selezionati: Marco Agostini, Lisa Buffagni, Marta Caproni, Floriano Akele Castellanato, Marta Cecchetti, Francesca Colturani, Clarissa Falco, Ilaria Feoli, Federico Ferroni, Liliana Frusi, gruppo Hardchiteptur, Carmine Lo Regio, Celina Moscuzza, Francesca Panella, Valeria Robbe, Natalie Roman Pascale, Marco Rubbera, Lorenzo Scarpellini, Virginia Stevenin, Su Fei, Arianna Tabaro, Xiyu Guo, Zhao Zhenzhi.

«Siamo felici di ospitare nella sala incontri del Centro Pecci questa seconda edizione di Second Life – ha detto il direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol, Direttore generale del Centro per l’arte contemporanea “Luigi Pecci” – concorso e mostra promossi da Alia, che guardano a come le nuove generazioni intrecciano esigenze di ricerca artistica con tematiche relative alla sostenibilità e alla circolarità dei materiali».

Il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo ha precisato, aggiungendo: «Le opere della prima edizione ci avevano stupito per quanto i temi proposti fossero introiettati nelle nuove generazioni; questo atteggiamento è confermato anche oggi. Tra gli artisti la questione ambientale è vissuta in modo individuale piuttosto che sociale, le opere presentate mostrano attenzioni più intimiste che “politiche”, intendendo con quest’ultimo termine l’aspetto sociale e relazionale delle persone. L’attenzione alle “piccole cose” non può esistere senza un tempo rallentato che, coscientemente o no, sembra già un’indicazione di soluzione del problema».

L’opera di Lisa Buffagni

La mostra “Second life – Tutto torna” sarà itinerante e le successive sedi dell’allestimento saranno nel Cortile di Michelozzo all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze; al cenacolo degli Agostiniani ad Empoli; presso il Palazzo senza Tempo a Peccioli, presso Evolve Maire Tecnimont Foundation a Roma; infine a Pistoia.

Il progetto è stato ideato e promosso da Alia e si avvale del patrocinio istituzionale di Regione Toscana e dei comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia, Peccioli e della Conferenza dei Presidenti delle Accademie. I partner del progetto sono: Fondazione Palazzo Strozzi; Centro Pecci; Museo Novecento e MAD Murate Art District; Scapigliato Spa; Revet Spa e Belvedere Spa; e main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation.

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