giovedì, Aprile 25, 2024

“Siamo la quinta delle serali, grazie ai nostri insegnanti per il traguardo raggiunto”

PISTOIA – “30, 40 anni… si finisce mai di imparare? 30, 40 anni… si finisce mai di imparare? Una cosa è certa, una risposta a questa domanda l’abbiamo sicuramente appresa e, senza voler cadere nella più banale retorica, è senza dubbio un “no”. Siamo gli studenti della classe 5CS (Commerciale Serale) dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari “Luigi Einaudi” di Pistoia e… no, non siamo una “normale classe quinta”.

Siamo la quinta delle scuole serali, siamo la quinta che di mattina lavora, o cerca in qualche modo di arrangiarsi, di pomeriggio prova a barcamenarsi tra figli e gestione della casa, e la sera alle 20, invece che a cena con i propri cari, è dove, forse, non dovrebbe propriamente essere, ma invece c’è, con l’anima, le unghie e con i denti: in classe, sui banchi di scuola.

Siamo quell’utenza un po’ complicata, che, per mille ragioni, in adolescenza ha fatto scelte forse sbagliate, forse obbligate, ma che, comunque, a un certo punto, ha cambiato idea e ha deciso di volere il diploma, di volere quel “pezzo di carta” che per alcuni non vale niente, ma che, per noi, ha rappresentato uno spaccato di vita fondamentale, soprattutto se vissuto in età adulta: un traguardo raggiunto, un risultato ottenuto, una crescita personale, sebbene, ammettiamolo, siamo cresciuti da un po’. Ma questa lettera aperta non vuole essere un auto-elogio, né una spiegazione psico-sociale di ciò che spinge una persona a rimettersi a studiare.

Questa lettera vuole essere un semplice “grazie”. Un grazie alla Scuola “Luigi Einaudi” e alla Dirigente Dott.ssa Elena Pignolo, che, organizzando i corsi serali, permettono alle persone di riscattarsi e di tornare a credere in loro stesse. Un grazie speciale, sentito, con le lacrime agli occhi e con il cuore in mano, un cuore colmo di orgoglio e soddisfazione ai Professori Ilaria Bendinelli (Italiano/Storia), Antonio Cacace (Economia Aziendale), Monica Caserta (Tecnica della Comunicazione), Antonella Gemignani, (Matematica), Emanuela Giardino (Informatica), Alice Maestripieri (Lingua Inglese), Alberto Migliore (Lingua Francese) e David Petri (Diritto). Non nomi qualunque… ma i nomi dei nostri “Prof”… i nomi di quelle persone che, nonostante la giovane età, non solo ci hanno insegnato, ma ci hanno educato con grande professionalità e, soprattutto, umanità; quelle persone che hanno saputo creare un gruppo classe affiatato e coeso, stimolando noi studenti “non più di primo pelo” a interessarci a ogni materia e a ogni argomento con gli occhi dei bambini che scoprono il mondo.

Non sempre ci si rende conto della grazia poetica di alcune parole della nostra lingua e il verbo insegnare è un esempio bellissimo di tale grazia. Dal tardo latino, significa “incidere, imprimere” e questo è ciò che hanno fatto i nostri insegnanti. Hanno impresso nella nostra mente delle conoscenze, ci hanno trasmesso delle competenze, hanno impresso ricordi, ma anche tirato fuori il meglio di noi. E di nuovo il latino torna in aiuto, perché l’insegnamento non è solo trasmettere un concetto ma è educare (da educĕre, “tirare fuori”) e i nostri docenti non solo hanno forgiato le nostre menti, ma hanno scoperto il meglio di noi, lo hanno tirato fuori, coccolato, rimproverato e cresciuto, permettendo a ognuno di sviluppare qualcosa di autentico.

E infine, senza voler peccare di autoreferenzialismo, un grazie va anche a noi studenti, ormai indubbiamente maturi, per avercela fatta, per esserci rimessi in pista e per aver vinto una sfida che, senza le persone e le istituzioni rammentate sopra, non sarebbe potuta diventare realtà.

Maria Cicirello, Gabriele Cinalli, Alex Irimia, Mauro Jasmine, Greta Perruolo, Jessica Rocca 5CS – a.s. 2021-2022

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