giovedì, Aprile 25, 2024

Spazi Aperti: eventi di teatro, musica e danza per vivere l’estate pistoiese

PISTOIA – Un’estate tutta da vivere con Spazi Aperti 2022, il cartellone vivace e multidisciplinare dell’Associazione Teatrale Pistoiese.

Un cartellone che, dal 23 giugno al 23 settembre, torna ad animare numerosi luoghi della città di Pistoia con una programmazione – curata da Saverio Barsanti e, per la musica, con il ciclo “L’Antidoto” dal M° Daniele Giorgi – che incontra e incrocia i vari linguaggi artistici del nostro tempo (teatro, musica, danza, con ‘incursioni’ nel cinema), con l’obiettivo di intercettare ed attrarre un pubblico eterogeneo, anche tra i più giovani, riconfermando alla cultura e allo spettacolo dal vivo, in particolare, il ruolo prezioso di strumento di coesione sociale, apertura e crescita collettiva.

Gli Extraliscio (foto dalla pagina Fb)

All’interno di Spazi Aperti, a settembre, anche i 6 appuntamenti di Teatri di Confine 2022 (la rassegna dedicata alle novità più interessanti della scena contemporanea, che da molti anni vede collaborare strettamente Fondazione Toscana Spettacolo onlus ed Associazione Teatrale Pistoiese).

In totale, 14 serate in 5 diversi spazi (Fortezza Santa Barbara, Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli, Giardino e Salone di Palazzo Fabroni, Piccolo Teatro Mauro Bolognini ed il Funaro Centro Culturale).

La programmazione è condivisa e resa possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Direzione regionale Musei della Toscana, dal fondamentale sostegno dei due principali soci ATP, Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, di Fondazione Toscana Spettacolo onlus (per “Teatri di Confine”), con il prezioso contributo di Far.com, Unicoop Firenze, Toscana Energia, Publiacqua, partner istituzionali di tutta l’attività, in collaborazione con la Fondazione Vivarelli, i Musei Civici di Pistoia e Fondazione Pistoiese Promusica.

Anche quest’anno, il prezzo dei biglietti si conferma particolarmente contenuto (da 5 a 20 euro); da segnalare anche l’ingresso agevolato a 8,00 euro a tutti gli spettacoli e ai concerti, riservato ai giovani dai 14 ai 30 anni, in possesso della GIOVANI CARD 2022 (gratuita e promossa con Unicoop Firenze) e per gli universitari con la Carta dello Studente della Toscana.

il “Teatro all’aperto” della città di Pistoia e provincia, la Fortezza medicea di Santa Barbara, sarà il palcoscenico per 5 appuntamenti (4 di Spazi Aperti e 1 di Teatri di Confine).

Saranno gli EXTRALISCIO, reduci dai successi del 2021 (dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Sanremo, dal Salone del Libro di Torino, superando anche i confini italiani), ad aprire la rassegna giovedì 23 giugno (ore 21.15) all’insegna del divertimento e del loro originalissimo “punk da balera”, fondendo le radici della musica folcloristica romagnola tradizionale con nuovi suoni e nuovi arrangiamenti, cortocircuito tra mondi e tra generazioni. ROMANTIC ROBOT con (in)visibile orchextra vedrà in scena la ‘follia polistrumentale’ di Mirco Mariani, che ha suonato con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Arto Lindsay e Vinicio Capossela (pianoforte, chitarra elettrica, voce), l’energia elegante di Moreno Conficconi “Il Biondo”, storico leader del liscio (mellotron, sax midi, clarinetto, sassofono), Marco Frattini (batteria), Alfredo Nuti (chitarra basso), Enrico Milli (tromba, trandicord, tastiere). Una serata con i loro grandi successi da “Bianca Luce Nera”, ad “Amarsi come una Regina”, a “Capelli Blu”, “La nave sul Monte” fino ai brani del nuovo album “ROMANTIC ROBOT” e il nuovo singolo di Extraliscio, inciso con Luca Barbarossa, “È così”: tutto in una versione sorprendente e sontuosa, con l’arrangiamento sinfonico orchestrale di Roberto Molinelli, ma senza che l’orchestra si veda: una orchestra meccanica e invisibile “diretta da un robot”. Una produzione Betty Wrong di Elisabetta Sgarbi.

Omaggio a Giorgio Gaber (martedì 2 agosto, ore 21.15, Fortezza Santa Barbara), dello scrittore e drammaturgo Stefano Massini, reduce dal trionfo ai Tony Awards, a Broadway, con la sua Lehman Trilogy premiata come migliore opera teatrale. Nello spettacolo, Quando sarò capace di amare. Massini racconta a Gaber, il palcoscenico si popola di personaggi fra i più diversi e inattesi, geografie del nostro essere; da “I mostri che abbiamo dentro” a “La parola io”, da “Non insegnate ai bambini” a “Se io sapessi” e molti altri brani, Massini sceglie di coinvolgere il pubblico in un viaggio di echi e rimandi, in un unico grande omaggio al grande artista.

Se poi in scena aggiungi i suoni e i colori di un’orchestra di musicisti provenienti da ogni parte del mondo, riuniti sotto il marchio ormai noto dell’OMA-Orchestra Multietnica di Arezzo (brani di Gaber e Luporini, arrangiati da Enrico Fink), ecco spiegata l’attesa per questo incontro così voluto e cercato dalla Fondazione Giorgio Gaber.

Dal 2009 al 2013, Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli portarono sui palchi dei teatri italiani con Margherita Hack uno spettacolo di musica e parole, “L’anima della Terra vista dalle stelle”. Oggi in occasione del centenario della nascita dell’indimenticata astrofisica, Ginevra e Francesco decidono di ritornare in scena con Questo grande villaggio globale (martedì 23 agosto, ore 21.15, Fortezza Santa Barbara) per raccontare Margherita e la straordinaria esperienza vissuta insieme: un intreccio di racconti e musica per far affiorare ancora i suoi pensieri, la sua persona, il lavoro, la vita, le scelte e l’indomita necessità di schierarsi e lottare.

Con loro in scena anche Andrea Salvadori e, ospite speciale della serata, Cristina Donà.

I materiali audiovisivi che documentano l’esperienza di allora, tra frammenti di spettacolo, interviste e momenti di lavoro, verranno messi in scena come attori, allo scopo di evocare ancora Margherita con la sua straordinaria forza, donna meravigliosa e grande amica.

Un’orchestra di 40 elementi e le più belle colonne sonore della storia del cinema. Questo è Tributo a Morricone Film History (giovedì 25 agosto, ore 21.15, Fortezza Santa Barbara): uno spettacolo, per la regia di Emiliano Galigani, interamente dedicato al premio Oscar Ennio Morricone, che ripercorre le tappe salienti di una carriera folgorante (dalle prime collaborazioni con Sergio Leone fino alle musiche realizzate per Hollywood), che hanno consacrato il compositore quale immortale icona mondiale. Sul palco i musicisti della Cinema Ensemble Grand Orchestra diretti da Simone Giusti con la partecipazione del soprano Costanza Gallo: non solo l’occasione per ascoltare dal vivo le musiche del Maestro, ma anche per ricordare il percorso storico delle sue creazioni, grazie a grafiche e videoproiezioni che seguiranno l’evoluzione delle collaborazioni che Morricone ha realizzato dagli anni Sessanta fino al suo secondo Oscar, per la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Ad Ascanio Celestini, straordinario affabulatore, il compito di guidarci in un ipotetico Museo Pasolini (venerdì 9 settembre, ore 21.15, Fortezza Santa Barbara) che, nell’anno del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci ad acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?

Nell’anno del centenario della nascita del celebre scultore pistoiese Jorio Vivarelli, la rassegna “L’Antidoto”, curata da Daniele Giorgi e nata alcuni anni fa proprio per volere della Fondazione Vivarelli, amplia gli spazi della sua programmazione, caratterizzata come sempre dalla presenza di musicisti ed ensemble di alto profilo, con programmi dal taglio originale proposti in luoghi di rara suggestione e bellezza: a 2 appuntamenti nella storica sede del parco di Villa Stonorov, in cui sono conservate molte opere di grandi dimensioni in bronzo di Jorio Vivarelli, si affiancano altri 2 concerti nel Giardino di Palazzo Fabroni, vero e proprio ‘giardino d’autore’ contemporaneo e parte costitutiva del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia.

Uno dei capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart, un ensemble di dieci musicisti, la vicenda, le musiche, i sentimenti di un’opera simbolo della storia della musica: in Ti racconto Don Giovanni, spettacolo a cavallo tra musica classica e teatro (domenica 26 giugno, ore 21.15, Villa Stonorov), tra approccio serio e dissacrante, tra emozione e divertimento, il virtuosismo dell’attore Alessandro Riccio e i musicisti dell’Ensemble di Archi e Fiati dell’ORT daranno vita ad alcune fra le più belle arie del “dramma giocoso” di Mozart, in un susseguirsi di momenti divertenti ed emozionanti (adattamento per dieci strumenti di Francesco Oliveto). Non una messa in scena, ma una vera e propria affabulazione. Alessandro Riccio si trasforma nei personaggi del melodramma mozartiano, vestendosi e truccandosi in scena, mutando voce, corpo, personalità, svelandone allusioni e sottintesi. Un modo originale di rivivere, approfondire e diffondere un classico della musica di tutti i tempi, per un pubblico sempre più esigente e per avvicinare al mondo dell’opera, curiosi e appassionati.

Un viaggio nella storia del grande e piccolo schermo, una prospettiva nuova e insolita sulle più celebri colonne sonore di musical, cinema e serie tv è quello che propone Sax on screen (giovedì 7 luglio, ore 21.15, Villa Stonorov), affidato al timbro unico del Quartetto Cherubini, formazione camaleontica capace di dare nuova linfa a capolavori senza tempo (Simone Brusoni sax soprano, Adele Odori sax contralto, Leonardo Cioni sax tenore, Ruben Marzà sax baritono). Oltre 50 anni di capolavori, dall’intramontabile West Side Story alle suggestive atmosfere del Trono di Spade, passando per il grande cinema di Amadeus e dello studio Ghibli, con gli immancabili omaggi a Ennio Morricone e ad Astor Piazzolla nel trentennale della scomparsa.

Il Giardino di Palazzo Fabroni, Museo del Novecento e del Contemporaneo, ospita lunedì 18 luglio (ore 21.15) Düsseldorf, Bilker Str. 15: BRINDISI A CASA SCHUMANN!, una serata che celebra l’amore profondo tra Robert Schumann e la sua amata Clara Wieck, un amore che si è nutrito di gesti, di intuizioni, di parole e, naturalmente, di musica. Il Trio Vox (Clarice Curradi violino, Augusto Gasbarri violoncello, Irene Novi pianoforte) eseguiranno due Trii, stessa strumentazione e tonalità – il primo di Clara, il secondo di Robert – composti a pochi anni di distanza; l’ambientazione immaginaria della residenza della famiglia Schumann a Düsseldorf e le letture di Massimiliano Barbini tratte da scritti autografi dei due artisti, ad incorniciare le loro musiche; e per finire, un piccolo rinfresco per brindare proprio come in una delle serate di musica da camera tra amici, a casa Schumann.

In chiusura, la rassegna “L’Antidoto” celebra il centenario della nascita di Jorio Vivarelli (giovedì 15 settembre, ore 21.15, Giardino di Palazzo Fabroni) con I Virtuosi Italiani, storico ensemble con oltre 30 anni di attività guidato dal primo violino Alberto Martini. Un percorso tra culture, musiche e tradizioni attraverso l’Europa, assieme ad un interprete d’eccezione, il clarinettista Alessandro Carbonare: in programma musiche di Čajkovskij e del suo contemporaneo Ivan Samarin (all’epoca celebre attore nonché insegnante di recitazione al Conservatorio di Mosca), un’effervescente pagina cameristica di Carl Maria von Weber, nella versione per clarinetto solista e orchestra d’archi e, spostandosi in area britannica, pagine di Holst e la celebre Simple Symphony di Britten.

A chiusura di Spazi Aperti, nel mese di settembre torna anche Teatri di Confine, la rassegna dedicata alla scena contemporanea, realizzata da Associazione Teatrale Pistoiese e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Il sipario sull’edizione 2022 si alza giovedì 1 settembre (ore 21.15): nel Giardino di Palazzo Fabroni Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri portano in scena Every brilliant thing. Le cose per cui vale la pena vivere di Duncan Macmillan. Con la complicità di alcuni spettatori — che potranno essere chiamati a impersonare alcuni dei personaggi minori — e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every brilliant thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.

Venerdì 2 settembre (ore 21.15) alla Fortezza Santa Barbara, Massimo Zamboni, con la collaborazione di Cristiano Roversi (polistrumentista) e Simone Beneventi (percussionista, docente e ricercatore del suono), danno corpo alle trame musicali nel film Dracula di Tod Browning. Una sonorizzazione d’autore con geometrie ritmiche, suoni analogici e digitali ad accompagnamento di una pietra miliare dell’horror degli anni Trenta, uno dei più celebri Dracula della storia del cinema, reso leggenda dall’iconica interpretazione del protagonista Bela Lugosi.

Martedì 13 settembre una serata multidisciplinare tra musica e danza al Centro culturale il Funaro. Alle 19, per il Progetto Glocal Sound, il concerto della songwriter e chitarrista Francesca Morello, in arte R.Y.F. Il suo nuovo album Everything Burns, pubblicato per Bronson Recordings, si muove lungo coordinate dance-punk: è la prima incursione di R.Y.F. nella musica elettronica ed un omaggio a un esplosivo periodo di ispirazione. Dalle 21 doppio appuntamento con Anticorpi eXpLo – tracce di giovane danza d’autore: in scena Fray di Olimpia Fortuni, interpretato da Pieradolfo Ciulli su musiche di Luca Scarpellato e, a seguire, lo spettacolo Sarajevo. La strage dell’uomo tranquillo di Gennaro Lauro, artista associato di Sosta Palmizi, Premio Festival Equilibrio 2018. (Con l’acquisto del biglietto, è possibile prenotare a 8,00 un’apericena che si terrà alla Caffetteria del Funaro: info 0573 991609).

Il Piccolo Teatro Mauro Bolognini ospita, venerdì 16 settembre (ore 21.15), la produzione di Babilonia Teatri, Mulinobianco. Back to the green future di Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Con loro, i due giovanissimi figli, Ettore ed Orlando, assieme a Luca Scotton. Uno spettacolo che pone domande e si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta, un mondo in cui sembra ormai impossibile trovare un equilibrio tra naturale ed artificiale.

Il programma prosegue martedì 20 settembre (ore 19.00) nel Giardino e nel Salone di Palazzo Fabroni.

In scena Evocazione del poeta Giuliano Scabia con straordinaria apparizione de Il Diavolo e del suo Angelo. A un anno dalla morte dello scrittore e drammaturgo Giuliano Scabia, due storici del teatro, Massimo Marino e Andrea Mancini, e due attori-musicisti, Annibale Pavone e Jacopo Yahya, ne rievocheranno la figura, sulle tracce di un suo mitico spettacolo, che aveva portato Scabia, dal 1979 al 1986, a girare l’Italia e l’Europa travestito da Diavolo e legato con una corda bianca a un Angelo violinista e flautista, recitando, ballando e cantando il testo “composto di danze, duelli, operine, racconti, vendite, musiche”.

(Capienza limitata – prenotazione obbligatoria 0573 991609).

Appuntamento conclusivo della rassegna, venerdì 23 settembre (ore 21.15) al Piccolo Teatro Mauro Bolognini con La Gaia Scienza – La rivolta degli oggetti di Vladímir Majakóvskij. Testi e regia di Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi. In scena Carolina Ellero, Dario Caccuri, Antonino Cicero Santalena. La rivolta degli oggetti viene riproposta dopo il lontano debutto del 24 marzo 1976 per trasmettere un’esperienza, reinventando il gioco scenico, utilizzando alcuni dei materiali originari e consegnando a dei giovani attori e danzatori gli oggetti da rivoltare, ma anche i concetti, i pensieri, gli stimoli che erano tutto il non-detto dello spettacolo e la sua sostanza immateriale.

L’estate 2022 si arricchirà ulteriormente con il ritorno del Festival Serravalle Jazz nella sua sede ufficiale, la bellissima Rocca di Serravalle Pistoiese, dal 28 al 31 agosto. La rassegna, giunta alla XXI edizione con la direzione artistica di Maurizio Tuci, è promosso dall’Associazione Teatrale Pistoiese e dal Comune di Serravalle Pistoiese, con il sostegno di Fondazione Caript (il programma sarà annunciato prossimamente).

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