venerdì, Maggio 10, 2024

“Tutu”: uno spettacolo di danza “per tutti” in scena al Manzoni

di Letizia Porcù

PISTOIA – La danza per tutte le tipologie di pubblico: sia per gli “addetti ai lavori”, sia per coloro che pensano “che noia!” quando vengono invitati a teatro a vedere un balletto.

Questo vuole essere “Tutu”, lo spettacolo del coreografo francese Philippe Lafeuille e della sua compagnia tutta al maschile Chicos Mambo, andato in scena ieri sera al Teatro Manzoni.

Una scena dello spettacolo “Tutu” (foto di Sandro Oliveira)

Mescolare una tecnica perfetta ad un’ironia e autoironia pungente e intelligente è il punto di forza di queste coreografie, che rendono la danza “popolare” nel miglior senso della parola, e non “populista”.

Un insieme di tributi e pezzi di repertorio rivisitati in chiave maschile danno vita a uno spettacolo che non può lasciare indifferenti neanche chi il balletto classico proprio non lo digerisce.

Lo spettacolo si apre con un pezzo iconico, che la compagnia presentò anche a Italia’s got talent qualche anno fa: un ambiente scuro da cui fanno breccia sei grandi paia di gambe in tulle rosa. È il tutù da uomo, ideato dal coreografo Lafeuille insieme alla sua costumista, simbolo che ritroviamo anche nella locandina dell’evento.

Il passo a tre de “Il lago dei cigni”, simbolo della danza e di tutta la sua complessità, viene interpretato da ballerini in costumi di paperi in tulle bianco con tanto di coda all’insù e cappello a forma di becco, che si rincorrono e si fanno i dispetti.

Non poteva mancare il tributo a Pina Bausch, grande pioniera del balletto contemporaneo: i ballerini indossano lunghe parrucche e ampie gonne a ruota e ballano urlando e scuotendo i capelli, immancabile emblema della coreografa tedesca.

“La danza è per tutti”: questo il messaggio alla fine dello spettacolo, che viene sottolineato dai sei ballerini che entrano in scena e camminano per tutto il palcoscenico, prima con l’andamento zoppicante dell’anziano, poi con il fare leggiadro della donna, dopo aggiustandosi la cravatta come un uomo e infine saltellando come un bambino.

Il pubblico del teatro Manzoni è rimasto talmente entusiasta di questo nuovo modo di intendere la danza, che una volta chiuso il sipario ha richiamato la compagnia per accoglierli di nuovo con uno scroscio di applausi, sventolando sulla testa una distesa di tutù colorati.

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