giovedì, Maggio 9, 2024

Un “nuovo inizio” per Pistoia Musei: al via la grande mostra sulla Pop Art

PISTOIA – “Un nuovo inizio per Fondazione Pistoia Musei”.

Lo ha detto il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri alla presentazione di ’60 Pop Art dal 16 marzo al 14 luglio a Palazzo Buontalenti di Pistoia.

Con Zogheri c’erano il presidente di Pistoia Musei Antonio Marrese e la sua la direttrice Monica Preti, Michele Coppola di Intesa San Paolo e il curatore Walter Guadagnini.

Alcune immagini dell’inaugurazione della mostra “Pop Art” di Pistoia Musei a Palazzo Buontalenti (fotografie di Giovanni Fedi)

La mostra è un grande viaggio nella Pop Art che dall’Inghilterra nel 1956 contagiò prima a Parigi e New York per poi essere consacrata anche in Italia con la contrastata e discussa Biennale di Venezia del 1964 e poi dilagare a Torino, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Venezia e Milano passando per Pistoia.

La rassegna ha messo insieme i maggiori esponenti di questo movimento dando spazio alla “Scuola di Piazza del Popolo” alla “Scuola di Pistoia”.

Qui troviamo Mario Shifano, Tano Testa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Enrico Baj, Valerio Adami, Emilio Tadini, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo e Piero Gilardi, mentre la Scuola di Pistoia è rappresentata da Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi.

Ma questi citati sono solo una parte del florilegio che compone il mosaico della mostra di Palazzo Buontalenti che conta ben 70 opere in un percorso che ripercorre tutte le tappe della Pop Art in Italia con riferimenti agli Usa e Londra.

Il nuovo inizio citato da Zogheri è stato ripreso dal presidente della Fondazione Pistoia Musei Marrese il quale ha sottolineato come questa rassegna sia la prima dopo la costituzione della Fondazione in Ente del terzo settore vuole avere anche uno scopo sociale oltre all’ambizione di creare crescita economica e culturale della città ed attrazione turistica. La valenza sociale, per Marrese, lo dimostrerebbe anche il gran numero di aziende che a vario titolo “sponsorizzano” Pistoia Musei e in particolare questa mostra.

L’intervento dell’Executive Director arte e cultura di Intesa San Paolo ha ricordato la presenza della Banca in tutte le iniziative di Caript che qui mantiene molte opere della collezione della Banca ed è felice di prestarne altre in occasione di mostre temporanee nello sforzo costante di presenza sul territorio in termini di cultura e non solo come impegno economico.

Per la direttrice Preti la Fondazione Pistoia Musei è sempre impegnata nella valorizzazione delle opere di Intesa come è impegnata a documentare gli eventi più importanti dell’arte degli ultimi anni di cui questa mostra è testimonianza perché, ha sostenuto, “questa mostra racconta uno dei momenti culturali più vivaci del del secolo scorso, riletto attraverso una geografia artistica di estensione nazionale e Pistoia – ha concluso – fu uno dei motori propulsivi per la diffusione delle istanze pop”.

Il curatore Guadagnini si è soffermato sull’importanza che hanno i “prestatori” di opere per realizzare le mostre e far conoscere ad un pubblico variegato, e a volte distratto, l’importanza di certe correnti pittoriche o artistiche in generale che altrimenti rimarrebbero relegate in luoghi frequentati da addetti ai lavori mentre la diffusione capillare è un servizio per le comunità anche le più distratte.

Come si è detto la Pop prende l’avvio a Venezia nel ‘64, anche se c’era stato un primo momento alla triennale di Milano ma che non aveva lasciato tracce, con quattro artisti americani che avevano anticipato la Pop Art: Robert Rauschberg, Jasper Johns, Jim Dine e Claes Oldeburg con Rauschburg che vince il Gran premio per la pittura e segna l’affermazione della Pop Art e dell’arte americana sulla scena mondiale.

Il percorso della mostra si apre, appunto, con questo artista (Blue Exit) mentre Roberto Crippa celebra il mito di Marilyn Monroe (la mia Marilyn).

L’ultima sezione della mostra, The End, termina con l’altra icona dell’arte americana Andy Warhol con una serigrafia della serie Flowers (un’anticipazione dei figli dei fiori) mentre la Pop Art inglese chiude con Richard Hamilton (Swingeing London) la rielaborazione di una foto del ‘67 che ritrae Mick Jagger e il gallerista Robert Fraser arrestati per droga.

La Mostra a Palazzo Buontalenti è visitabile da domani 16 marzo al 14 luglio dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle 19.

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