venerdì, Maggio 3, 2024

Una giornata particolare, a convegno sul disturbo ‘bipolare’

di Andrea Mori

FIRENZE – “Il disturbo bipolare può essere gravissimo o può essere facilmente gestibile” – parole queste dello psichiatria psicoterapeuta Andrea Cicogni (Usl Toscana Centro Firenze Q5), e pronunciate durante l’intervento al convegno ‘Around bipolar world’, organizzato dall’associazione culturale no-profit gli “Sbipolati” col patrocinio del Comune di Firenze. Presente per i saluti ufficiali, infatti, l’assessore alle Politiche sociali Sara Funaro.

Membri dell’associazione gli ‘Sbipolati’

Una giornata pensata per far conoscere i disturbi bipolari e i percorsi di cura da intraprendere, con anche l’obbiettivo di eliminare lo stigma attraverso una corretta informazione.

Partiamo allora da una definizione di quello di cui stiamo parlando: “Sono una famiglia di disturbi mentali ad andamento cronico e spesso severo, caratterizzati dalla presenza di episodi di alterazione dell’umore di natura depressiva, maniacale o ipomaniacale e mista” (Saettoni, Iazzetta e Lari, 2021). 

Detto in maniera assolutamente non scientifica, ma che è utile per intendersi, possiamo dire che chi vive con questo disturbo ha a che fare con un umore che lo può rendere, per esempio, estremamente felice un giorno e quello seguente estremamente triste, tanto da fargli sperare di morire (se non tentare). Quindi non sono regolari cambiamenti dell’umore come quelli che hanno le persone “normali”; chi si trova in uno stato maniacale può arrivare a compiere delle vere e proprie follie.

Ad intervenire il dr. Cicogni, la psicologa psicoterapeuta Stefania Iazzetta (Centro clinico di psicoterapia cognitivo Firenze e Grosseto, docente e didatta Scuola di psicoterapia cognitiva, nonché presidente dell’associazione gli “Sbipolati”), la psicologa psicoterapeuta Alessandra Fini (Usl Toscana Centro Prato) insieme alla psichiatra psicoterapeuta Sara Masetti (Usl Toscana Centro Prato). Infine, a chiudere, gli interventi della psicologa psicoterapeuta Lisa Lari (Centro clinico di psicoterapia cognitivo Grosseto, docente e didatta Scuola di psicoterapia cognitiva) e della psichiatra Nadia Iovieno (Usl Centro Toscana Centro Firenze Q5).

Stefania Iazzetta chiarisce subito la questione del “psicofarmaci sì o psicofarmaci no ai pazienti con disturbo bipolare”: “La terapia farmacologia è strettamente necessaria e imprescindibile perché il disturbo ha una componente biologica – tuttavia, prosegue la dottoressa – va considerata l’importanza che possono avere gli interventi di psicoeducazione (interventi socio-sanitario che consistono nell’esporre in modo chiaro, semplice, didattico, possibilmente interattivo e soprattutto concretamente utili, le informazioni e le istruzioni per prevenire ed affrontare appropriatamente disturbi mentali e disagi di natura psicologica ed interpersonale ndr.) e psicoterapici di orientamento cognitivo comportamentale. Sempre di più infatti – prosegue la psicologa psicoterapeuta – risultano importanti degli interventi che vadano a lavorare anche sul contenuto della mente dei pazienti. La psicoterapia, soprattutto quella a indirizzo cognitivo comportamentale ha un ruolo di rilevanza sempre maggiore nel trattamento del disturbo bipolare.”

Il dottor Andrea Cicogni – riferendosi all’associazione gli ‘Sbipolati’ – ha voluto ringraziare “il gruppo di persone, pazienti e operatori che ha dato luogo a questa iniziativa. Pazienti esperti nel vero senso della parola che hanno sviluppato una passione per il racconto delle loro storie e di come questo li abbia aiutati: si parla infatti di medicina narrativa – dice lo psichiatra – nel senso che le storie curano e aiutano ad uscire da situazioni difficili”.

Quello a cui il dottore si riferisce è “Piccola Grammatica Bipolare”, un piccolo libro al cui interno sono raccolti i vissuti, i pensieri e le emozioni di persone con disturbo bipolare, dei loro familiari e degli operatori (psicologi, psicoterapeuti e psichiatri), che li hanno accompagnati nel duro percorso che va dalla diagnosi alla presa di consapevolezza e conoscenza del disturbo, alla sua cura, per ritornare ad essere padroni della propria vita”. Piccolo libro scritto proprio da gli “Sbipolati”.

Leggi anche

Rispondi

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome


ultime dalle province