giovedì, Aprile 18, 2024

Da Caript e Università di Pisa nasce a Pistoia un centro di ricerca unico al mondo

di Marcello Paris

PISTOIA – L’Italia è fanalino di coda fra i paesi più industrializzati tanto che da una recente ricerca di Indire (l’Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa) si apprende che il 51% degli studenti di varie ordini di scuole ha un livello inaccettabile della conoscenza della matematica e il divario tra nord e sud è di uno a tre.

La presentazione del centro di ricerca in didattica matematica. da sx Zogheri, Biondi, Di Martino, Baccaglini, Menchi, Antonini

Tante le cause, fra le prime il metodo sbagliato di insegnamento (non solo della matematica ma la scienza in generale) e la scarsa preparazione degli insegnanti nella didattica. Infatti gli insegnanti sono l’unica categoria professionale a non avere corsi formativi per l’insegnamento e non ha l’obbligo di aggiornamento e scarsa attitudine all’uso delle nuove tecnologie. Inoltre la categoria ha un’età media di 53 anni, un’età che non stimola l’apprendimento di nuovi metodi e nuovi strumenti utili all’insegnamento.

È quanto è emerso alla presentazione di CARME ( Center for Advanced Research on Mathematics Education, ovvero Centro di ricerca avanzata in didattica della Matematica, unico, si dice, al mondo nato da un’intuizione dei ricercatori dell’Università di Pisa, fatto suo dalla Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia e attuato attraverso il suo braccio operativo rappresentato da Uniser.

Alla conferenza stampa di presentazione del Progetto hanno partecipato i presidenti di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e di Uniser, Lorenzo Zogheri e Giovanni Tarli Barbieri, il curatore del progetto e vicepresidente di Uniser, Ezio Menchi, Anna Baccaglini-Frank, professoressa associata di Didattica della matematica al Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, Pietro Di Martino professore ordinario di Didattica della Matematica al Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa e presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica e Samuele Antonini, professore associato di Didattica della Matematica al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Firenze e presidente dell’associazione italiana di ricerca in didattica della matematica. E’ intervenuto anche Giovanni Biondi, presidente di Indire.

Il nascente Centro è dotato di ambienti e strutture tecnologiche innovative che consentiranno di monitorare, registrare e documentare in tempo reale i processi di apprendimento in atto.

L’ampia aula di 90 metri quadrati si compone di cinque i tavoli con sei postazioni ciascuno, ed è capace di ospitare fino a trenta studenti di cicli scolastici che vanno dalla scuola dell’infanzia alla secondaria superiore e servirà, anche, alla formazione degli insegnanti.

L’aula comunica con una cabina di regia dotata di un sistema di video e audio registrazione dalla quale i ricercatori osserveranno e studieranno, non visti, metodi e meccanismi di apprendimento della matematica da parte degli studenti dai 3 ai 18 anni.

L’obiettivo è quello di indagare i processi che regolano l’apprendimento della materia, così da modularne la didattica, massimizzandone i risultati, sia per i livelli di eccellenza che per chi, e sono ancora molti nel nostro paese, ha difficoltà con la matematica.

Lorenzo Zogheri

“E’ una giornata molto importante – hanno affermano Lorenzo Zogheri e Giovanni Tarli Barbieri -, per il mondo dell’educazione perché nasce un Centro di ricerca sull’apprendimento della Matematica, di alta e unica specializzazione tecnologica, capace di dialogare e competere scientificamente con le più avanzate strutture, universitarie e non, a livello nazionale ed internazionale. Ci aspettiamo che CARME dia un contributo significativo alla motivazione e alla qualità dello studio della Matematica per tutti, rendendola più amichevole ed interessante, anche attraverso modalità nuove ed avanzate di formazione degli insegnanti”.

Infatti, dicono all’unisono gli intervenuti, dalla conoscenza si deve passare alle competenze, alla capacità di esercitare il “problem solving” che questa scuola non dà a sufficienza.

Così CARME avrà fra i suoi compiti primari anche quelli di trasferire i risultati delle ricerche al mondo della scuola, attraverso corsi di formazione specializzata, seminari, convegni aperti ai protagonisti nazionali ed internazionali degli studi sull’apprendimento e la didattica della matematica da condividere a livello europeo e mondiale con il coinvolgimento di insegnanti e gruppi classe della provincia di Pistoia e toscani, che saranno i piloti e i protagonisti privilegiati del percorso scientifico di Carme. Pistoia, attraverso la Fondazione ed Uniser diventa così sorgente di un’innovativa attività di ricerca educativa di grande attualità e di larghi orizzonti

Il progetto è nato con un investimento di trentamila euro per l’allestimento dell’aula speciale e della cabina di regia, più il finanziamento di una borsa triennale di dottorato e di un assegno di ricerca, cofinanziato dall’Università di Pisa.

Al momento sono in corso la messa a punto degli strumenti e le prove sul software di gestione del sistema, in vista dell’inaugurazione vera e propria e del suo utilizzo da parte delle classi pilota, molte delle quali sono già state individuate, così come è iniziata la collaborazione con i docenti dell’Università di Firenze. L’avvio dei corsi è previsto per la seconda metà di ottobre.

Insomma, come hanno tenuto a sottolineare gli esperti di didattica, serve una rivoluzione copernicana dell’insegnamento per recuperare quel divario che esiste fra l’Italia e i Paesi più avanzati nelle materie scientifiche (fra i quali si annovera l’India e altri paesi asiatici).

Questo progetto ha l’ambizione di dare una spinta, fare da incubatore, alla necessaria rivoluzione della didattica, almeno nella matematica.

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