giovedì, Maggio 9, 2024

E’ necessario un nuovo Museo Marino Marini?

di Claudio Rosati

Claudio Rosati

PISTOIA – Non sappiamo – sono ancora troppe le variabili in campo – se il Museo Marino Marini avrà una nuova sede nel polo museale promesso dal sindaco Alessandro Tomasi nell’ex convento di San Lorenzo, ma conviene cogliere l’occasione per iniziare una discussione sul senso che dovrebbe avere un nuovo museo.

La vicenda di questi anni porterebbe a pensare il tema in termini di trasferimento delle opere da una sede all’altra. Dovremmo, invece, ragionare in maniera radicalmente diversa, a partire dalla necessità di un nuovo museo, cogliendo anche le suggestioni del recente libro di Simona Bodo e Anna Chiara Cimoli, “Il museo necessario” (2024).

Le ragioni della necessità vanno cercate in tutte le direzioni. A partire, in primo luogo, dal pensiero di Marino che in pochi, ma non rari, accenni dà un’idea di come vede la destinazione della sua opera anche in relazione allo spazio museo. Istituzione globale, il museo si collocherebbe in un quartiere ampiamente trasformato e a questo dovrebbe dare le risposte in termini di bisogni vecchi e nuovi da soddisfare. Alle persone della piazza che avevano addomesticato il giardino con i pini per farne un punto familiare di ritrovo, il museo avrebbe qualcosa da offrire?

Marino Marini

Ma naturalmente non è solo questo. Dovrebbero essere valutate anche le interconnessioni con gli altri luoghi di cultura della città. Resta, poi, l’orizzonte più ampio che comprende gli altri luoghi mariniani in Italia e in Europa.

La necessità del nuovo museo verrebbe confermata e motivata dalle risposte che potrebbero essere date a queste e ad altre domande.

Un museo non solo nuovo, ma rinnovato dal pensiero della comunità professionale che vede oggi nel museo, dopo la conferenza mondiale di Praga, un luogo aperto, inclusivo, sostenibile e promotore di diversità.

Related Articles

Rispondi

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome


ULTIMI ARTICOLI