giovedì, Maggio 2, 2024

Festival del Giallo, quando il “giallo” nasce dalla cronaca

di Susanna Daniele

PISTOIA – Un’intera generazione di scrittori ha attinto a piene mani dalla cronaca giornalistica per imbastire le trame e gli scenari dei propri romanzi.

Per fare un elenco, anche parziale, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Loriano Macchiavelli con “Strage”, in cui analizza e formula ipotesi su Ustica, Mario Spezi e Michele Giuttari sulla figura del “mostro di Firenze”, su cui sono corsi fiumi di inchiostro, Massimo Lugli che ha scritto romanzi sulla fine di Pasolini, sul caso di Emanuela Orlandi, sul giallo di Via Poma. Insomma, giornalisti e scrittori hanno attinto a piene mani dai misteri italiani e hanno formulato ipotesi inserendole nella forma della fiction letteraria.

Pietro Caliceti, Mauro Valentini, Antonio Fusco e Massimo Lugli ospiti del Festival del Giallo alla Biblioteca San Giorgio (foto di Stefano Di Cecio)

Sabato 13 nell’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio si è parlato dei misteri di casa nostra insieme a criminologi, poliziotti, avvocati e al fratello di Emanuela Orlandi, Pietro.

Nel tardo pomeriggio un doppio intervento con Massimo Carlotto e Alessandro Berselli, entrambi autori che nelle loro opere hanno scelto di rappresentare una città e farne un personaggio, non semplicemente uno sfondo.

“E’ l’ambiente in cui vive che qualifica il personaggio”, sostiene Massimo Carlotto. Altra caratteristica di entrambi gli autori, dar vita a romanzi alla cui base c’è un enorme lavoro di documentazione attraverso indagini sia teoriche che sul campo per riflettere e cercare di dare un’interpretazione ai mutamenti che avvengono nella nostra società. Entrambi uniscono quindi il materiale raccolto nelle inchieste con la forma letteraria caratteristica del romanzo poliziesco o noir. Cronaca e giallo, un connubio vincente.

Il romanzo di Carlotto, “Trudy”, appena uscito, si svolge nel distretto tessile pratese, a Cesenatico, e a Milano, la città più europea dell’Italia. Siamo nell’ambito della cybersecurity, settore che si colloca in una zona grigia fra legalità e illegalità.

La giornata si è conclusa al Funaro, dove si è tenuta la premiazione della cinquina dei finalisti del concorso letterario “Giallo in Provincia”.

La prima classificata è Maria Angela Maretti con il racconto “La vita segreta dei miei vicini” che sarà pubblicato nei gialli Mondadori.

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