venerdì, Marzo 29, 2024

Il Giardino di Cino ancora vittima di incuria e graffiti

PISTOIA – Dopo sette mesi gli spazi urbani del Giardino di Cino sembrano tristemente tornati in preda all’incuria e al degrado.

Era la fine di novembre dello scorso anno quando venne presentato al pubblico l’esito del progetto “Art Changes Everything”, realizzato da Associazione Spichisi in collaborazione con Comune di Pistoia e Fondazione Caript.

Le scritte e i graffiti che deturpano gli spazi del Giardino di Cino (foto di Andrea Capecchi)

Un bel progetto di riqualificazione degli spazi del Giardino, oggetto di degrado e vandalismo durante il periodo della pandemia, che aveva portato a una “nuova inaugurazione” di quest’area “nascosta” nel cuore del centro storico medievale di Pistoia, incuneata fra vicolo dei Bacchettoni e piazzetta Sant’Atto; una zona che dopo un periodo di semiabbandono tornava finalmente a “vivere”, nel segno dell’arte e della creatività, con nuovi arredi urbani e nuovi spazi verdi al centro del Giardino.

L’intervento dello scorso autunno era finalizzato a risistemare questo spazio urbano con la cancellazione dei graffiti e delle scritte sui muri, la valorizzazione dell’installazione luminosa “Etiam si mille hoc dixissent”, la realizzazione di nuove panchine e di nuovi arredi con grandi fioriere per ospitare le piante e gli alberi. L’attenzione verso il verde urbano era forse il tratto maggiormente distintivo e significativo dell’opera di riqualificazione, con l’intento di creare un piccolo “polmone verde” nel cuore di Pistoia, capace di esprimere in modo concreto e tangibile la vocazione “green” della città e allo stesso tempo dialogare con gli spazi urbani e la street art, rappresentata dal grande murale “No hesitation” di Millo.

Poteva essere l’inizio di una “rinascita” del Giardino di Cino, per tornare a essere non solo un piacevole luogo di sosta nel cuore della città, ma anche uno spazio urbano da poter valorizzare e utilizzare per eventi ricreativi e culturali, incontri, proiezioni, cinema all’aperto, interventi e laboratori artistici nel segno della urban e street art.

Qualcosa però non ha funzionato e le foto scattate adesso, a inizio luglio, testimoniano in maniera chiara e impietosa lo stato attuale del Giardino e dei suoi spazi: i muri, i vasi per le piante e le panchine sono stati deturpati con graffiti eseguiti con vernice spray, tra disegni osceni e scritte di contenuto volgare e blasfemo.

Non è certo questa la “street art” che abbellisce e riqualifica il centro storico; tra l’altro questi graffiti – che non è esagerato definire atti vandalici – non hanno risparmiato gli interventi compiuti da Spichisi e dal Comune di Pistoia per rinnovare gli spazi, come, appunto, i vasi e le fioriere per il verde urbano di Mati Piante e i nuovi, originali arredi urbani progettati e realizzati da Ecol Studio. Gli stessi pannelli informativi affissi alle pareti del Giardino sono stati vittime dell’azione dei vandali, che hanno pensato bene di renderne più facile la consultazione coprendoli con scritte e ghirigori.

Entrare oggi al Giardino attraverso la volta di piazza San Leone significa mettere piede in un ambiente tutt’altro che accogliente, che trasmette al visitatore un senso di degrado, abbandono, incuria e tristezza.

È evidente che, nonostante l’innegabile impegno e la buona volontà dei promotori, il progetto “Art Changes Everything” non abbia prodotto dei “cambiamenti” sostanziali, considerando le condizioni attuali del Giardino. Lungi dal voler lanciare “accuse” ingiustificate, sarebbe però importante capire che cosa non è stato fatto o che cosa si potrebbe fare nel prossimo futuro per ridare nuova vita e vivacità a uno spazio urbano che possa veramente tornare a essere un luogo di ritrovo, creatività, cultura e incontro per i pistoiesi e non solo.

Perchè il Giardino lo merita, e avrebbe tutte le carte in regola per diventare uno spazio di aggregazione sociale nel segno della cultura, delle attività ricreative, dell’arte urbana e del verde.

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