mercoledì, Aprile 24, 2024

Imprese fantasma, la Guardia di Finanza di Prato ne incastra 72

PRATO – Ditte individuali che spesso si rivelano scatole vuote, un fenomeno molto diffuso e particolarmente presente nel Distretto tessile pratese, soprattutto in aziende gestite da cinesi.

Ora la Guardia di Finanza di Prato ha avviato l’operazione denominata “Stop Open and Close, per cercare di contrastare il fenomeno. Un primo bilancio parla di 72 Partite Iva smascherate e proposte per la cancellazione.

Le “ditte apri e chiudi”, imprese – spesso intestate a “teste di legno” – non di rado strumento di evasione fiscale e contributiva, di emissione di fatture per operazioni inesistenti, di contraffazione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di riciclaggio e trasferimento all’estero di proventi illeciti.

Si tratta di soggetti economici – le più volte nella forma giuridica, più semplice ed economica, di ditte individuali – che si rivelano spesso appunto scatole vuote, senza alcuna struttura o organizzazione, altre volte – pur effettivamente esistenti – sono comunque destinati ad essere sostituiti in tempi brevi, nei medesimi locali, con la stessa mano d’opera e gli stessi macchinari, da altre analoghe imprese che, sotto nuove ed immacolate vesti, continuano ad operare nell’illegalità sottraendosi a responsabilità penali ed a pretese erariali.

Non a caso, il tasso di mortalità delle imprese cinesi della provincia di Prato risulta costantemente elevato, tanto che un terzo di esse non supera il terzo anno di vita. L’operazione “Stop Open and Close”, in stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate di Prato, si sviluppa attraverso indagini in ordine all’effettiva consistenza ed operatività delle numerose imprese sospette. Parecchie sono state individuate attraverso un costante controllo economico del territorio e delle risultanze delle banche dati in uso al Corpo.

Lo scopo è quello di intercettare e sopprimere, se possibile ancor prima del loro effettivo utilizzo, le imprese fantasma.

Nel mirino anche i fenomeni di continuità aziendale di ditte insistenti negli stessi presidi imprenditoriali, gestite sotto falso nome da soggetti spesso irreperibili.

In ciascun caso i Finanzieri del Gruppo e del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno ricerche, trovando spesso il vuoto attorno alle aziende finite nel mirino.

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