venerdì, Aprile 19, 2024

Multiutility, nel Pd e nella Giunta regionale sono un po’ confusi

FIRENZE – Venerdì 3 febbraio l’assessore Monia Monni, intervenendo alla presentazione dei comitati per le primarie PD a Montevarchi a sostegno della candidata Schlein, rispondendo alle domande del pubblico circa l’operazione Multiutility ha dichiarato: “Il processo di aggregazione della Multiutility non vuol dire privatizzazione”. 

Quando le viene fatto notare che i sindaci PD vogliono portare la Multiutility in Borsa, risponde “Io non mi sono mai espressa in questo senso”.

Parole molto chiare.

Poi aggiunge: “Alcuni sindaci hanno deciso di fare questa operazione, ma non c’è stato un luogo politico dove il problema si sia discusso”.

E ribadisce: “Noi, su questo, una direzione del partito non l’abbiamo fatta”.

Inoltre sostiene: “La Regione Toscana non ha competenze in merito. Queste spettano ai sindaci”.

Infine conclude dicendo: “Questa è una scelta strategica che nonè stata discussa con i cittadini”, lasciando intendere che c’è stato un deficit di partecipazione per come è stata condotta questa operazione e che il PD e l’amministrazione regionale stessa sono stati a guardare.

Con queste parole e queste analisi molto pesanti cosa sta cercando di dire l’assessore?

Che esiste una parte del PD (tra cui lei) che non è d’accordo con l’obiettivo della quotazione in Borsa della Multiutility e che ritiene che il processo informativo e partecipativo sia stato carente e inaccettabile?

Noi cittadini del coordinamento la pensiamo esattamente così.

Forse nel PD sono un po’ confusi.

Quella parte del PD che ritiene, con affermazioni così pesanti come quelle dell’assessore, che ci siano aspetti importanti di questa operazione che sono stati carenti sul piano della democrazia partecipativa e del controllo, e che ritiene si vada verso una finanziarizzazione dei servizi pubblici non condivisa, quali azioni concrete mette in campo per rimediar in modo coerente a questi deficit ed a questi rischi?

I sindaci che promuovono la multiutility vogliono arrivare alla quotazione in Borsa nel 2024.

Quindi anche il PD di cui parla l’assessore Monni si limita a stare a guardare? 

O quello dell’assessore intende essere un invito a colmare un vuoto di dibattito interno anche al PD?

E la Regione Toscana si limita a dire che non ha competenze?

La giunta regionale sa perfettamente che con la legge 69/2011 ha affidato tali competenze (per la scelta della forma di gestione), per quanto riguarda il servizio idrico all’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana, e per i rifiuti alle assemblee dei tre Ambiti Territoriali.

La giunta ritiene di dover richiamare i Sindaci a riportare la scelta negli organi preposti?

Sì! Il PD e la giunta regionale al loro interno hanno bisogno di fare chiarezza.

Non possono limitarsi ad evidenziare i deficit e le carenze (gravi) del percorso fatto

La gravità sta soprattutto nel fatto che queste carenze riguardano un tema molto vicino ai cittadini: quello di servizi pubblici che devono garantire diritti essenziali per la vita stessa. 

Il coordinamento dei comitati ed associazioni contrari alla Multiutility sta sostenendo una mozione già presentata in molti consigli comunali, nella quale si chiede un passo indietro sulla Multiutility e di restituire la voce ai cittadini.

Lo stesso passo indietro lo chiediamo al PD ed alla Giunta regionale, in coerenza, anche, con le parole dell’assessore regionale.

Coordinamento comitato NO MULTIUTILITY

Forum Toscano Movimenti per L’Acqua

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