di Andrea Mori
PRATO – È sotto un sole piuttosto rovente che alle 12 questa mattina, al ristorante Schiaccino che si trova di fianco alla biblioteca Lazzerini, si è tenuto l’incontro con cui Partito democratico e Movimento 5 stelle hanno illustrato i principali contenuti del progetto di governo a sostegno della candidatura di Ilaria Bugetti a sindaca di Prato, oltre naturalmente a spiegare come si sia riusciti ad arrivare all’accordo, considerati i trascorsi conflittuali tra i due partiti.
Presenti alla conferenza il segretario del Pd di Prato Marco Biagioni, il coordinatore del Movimento 5 Stelle di Prato Carmine Maioriello, la capolista del MS5 Chiara Bartalini e la candidata a diventare quello che sarebbe il primo sindaco donna della città.
“Io sono molto molto contento per questo momento, lo immaginavo da tanto. – comincia il segretario Marco Biagioni – Era da almeno due anni, anche pubblicamente, che invitavo i 5 Stelle a sedersi al tavolo insieme al Partito democratico. Il motivo è che ci abbiamo sempre visto nelle sue persone tantissimi punti di convergenza.”
Il segretario non nasconde il fatto che sia stata “molto dura” arrivare all’accordo, affermando tuttavia di aver trovato una persona corretta e leale “nella figura di Carmine, che poi insieme a Chiara riportava all’interno del Movimento ciò che era l’oggetto della nostra discussione che verteva tutta sulla città”.
“Questo è un progetto che nasce dalla volontà di proporre un’idea di città del futuro – dice Biagioni – come Partito democratico siamo sempre stati interessati a difendere e sostenere due principi: quello dello sviluppo economico basato sulla sostenibilità ambientale e quello della sostenibilità sociale con paghe adeguate e un contesto sociale che permetta a tutti di poter crescere in una comunità”.
Ma su cosa sono d’accordo i due partiti? Anzitutto sul tema della riqualificazione degli spazi a fronte di “una città che continua a crescere”. Sul sottopasso del Soccorso e Multiutility, poi, sembrano alle spalle gli storici contrasti.
“Un Biagioni così era difficile da contenere”, commenta ironicamente Carmine Maioriello per sottolineare l’impegno che il segretario ci ha messo “affinché fosse raggiunto l’accordo. Il lavoro da fare è stato molto perché i punti da affrontare erano tanti”.
Chiara Bartalini, la capolista del Movimento, è l’unica a pronunciare parole in contrasto con gli avversari, seppur non nominandoli: “Non esiste più la Prato degli anni 80; chi usa parole impaurite e di conservatorismo deve sapere che non funziona più, funziona chi riesce ad essere interprete del futuro”.
La candidata sindaca Ilaria Bugetti prende la parola per ultima, rompe il ghiaccio scherzando sul sole cocente: “Innanzitutto voglio dirvi – sottolinea rivolgendosi ai giornalisti – che se nei prossimi giorni mi vedete abbronzata siete testimoni che non sono andata al mare”.
Sull’alleanza Pd-M5S Bugetti esprime soddisfazione e ringrazia tutti i presenti al tavolo per il lavoro fatto. “La sfida vera – dice la candidata – sarà quella di gestire insieme tutte quelle articolazioni della nostra città che una volta magari ci vedranno litigare, un’altra stare insieme. Ma la coalizione è bella per questo. Dentro di noi – prosegue – ci deve essere la capacità di capire quali sono i punti che ci uniscono. L’ho detto e lo ribadisco fino alla noia perché questa è l’essenza del lavoro che dobbiamo costruire e che ci rende credibili e forti di fronte alla città. Questo non deve spaventare le persone perché è normale che capiti ci siano visioni diverse che dobbiamo portare a sintesi: poi – conclude la candidata – noi all’interno del Partito democratico siamo abituati a farlo”.
Le liste di coalizione saranno sei: una del Partito democratico, quella del Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra con cui il Pd sta chiudendo l’accordo. Il conto si chiude con tre civiche.
