lunedì, Aprile 29, 2024

Sessant’anni di Nomadi: energia ed emozioni sul palco del Politeama

di Simone Tofani

PRATO – Nomadi “Sessanta” o meglio sessant’anni di Nomadi.

Un traguardo ambito da tanti, ma per loro, dall’energia che mettono sul palco del Teatro Politeama di Prato, sold-out per l’occasione, sembra solo il giro di boa dei primi sessant’anni.

Prima del concerto però c’è tempo per la consegna dei sigilli e di una pergamena da parte della Città di Prato: la consegna avviene dopo il discorso introduttivo del sindaco Matteo Biffoni e del direttore artistico di Fonderia CultArt Francesco Fantauzzi, insieme a loro sul palco anche la tribute band ufficiale pratese No.Ma.Si. Un ringraziamento da parte di tutta la città per l’impegno che in questi anni di carriera la band emiliana ha sempre messo in ogni album, rappresentando un esempio non solo per ogni artista, ma per tutti.

Alcuni momenti del concerto dei Nomadi al Politeama di Prato (foto di Simone Tofani)

I Nomadi anche nei momenti di difficoltà sono riusciti a rialzarsi a reinventarsi, riuscendo sempre a trascinare il pubblico con la loro forza e questo è un vero e proprio patrimonio artistico italiano. Un concerto plurigenerazionale, pieno di mani al cielo che si muovono a tempo di musica, di lacrime e sorrisi. Una scaletta ricca di successi uno dietro l’altro, per festeggiare questi sessant’anni.

Il momento della consegna dell’attestato a nome della Città di Prato

Commovente l’omaggio a Giorgio Faletti con il singolo “i ragazzi del ponte” scritto dallo scomparso artista nel 2010 e uscito lo scorso settembre. I 26 brani proposti nella serata scorrono uno dopo l’altro e rendono sempre più difficile per il pubblico stare seduto sulle sedie del Teatro Politeama, così il concerto diventa un enorme abbraccio reciproco fra la band e il pubblico, specialmente quando Yuri Cilloni, la voce dei Nomadi, scende dal palco per un passaggio di ringraziamenti in platea. Tutte le canzoni ormai sono un canto corale e si legge la commozione nel volto dei Nomadi sul palco.

I Nomadi sul palco del Politeama

Prima dell’ultima canzone c’è tempo per un saluto particolare a chi ha voluto lasciare a bordo palco una lettera o un cartellone, questo compito è affidato a Cico Falzone che lascia per un attimo la veste di chitarrista per quella di presentatore. Il concerto lascia come ultimo pezzo “Io vagabondo” dove quasi la totalità del pubblico la canta in piedi insieme ai Nomadi.

Rimane solo il tempo del “Tedeum” per ringraziare ancora una volta il grande pubblico presente alla serata.

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