venerdì, Aprile 19, 2024

Torna il Premio nazionale Antonino Caponnetto

di Marzio Dolfi

PISTOIA – Dopo due anni di pausa dovuti alla pandemia, torna il Premio nazionale Antonino Caponnetto per la cultura e la legalità.

La presentazione della X edizione del Premio nazionale Caponnetto. Da sinistra: Vannucchi, Carrara, Matteucci, Marcelli

L’iniziativa, organizzata dalla ‘Fondazione Un Raggio di Luce Onlus’ e dal Centro di Documentazione e Progetto “Don Lorenzo Milani”.

Del ritorno del Premio hanno parlato stamani Paolo Carrara, presidente della Fondazione ‘Un Raggio di Luce Onlus’ e da Mauro Matteucci, referente del Centro di Documentazione e Progetto “Don Lorenzo Milani” di Pistoia, che ne hanno sottolineato il profondo significato, soprattutto in un anno che aggiunge un riferimento particolare: il 2022 infatti è il trentesimo anniversario della strage di Capaci e il ventesimo anniversario della morte del giudice Caponnetto.

“Dopo due anni di interruzione – ha affermato Paolo Carrara – il Premio Antonino Caponnetto torna a premiare chi si è distinto nella lotta per affermare la legalità e combattere la criminalità organizzata. Sono persone che portano avanti i valori e la lotta a suo tempo intrapresa dal Giudice e costituiscono un esempio per tutti dimostrando, con il loro coraggio e la loro determinazione, che è possibile agire in modo diverso a favore della giustizia e della legalità. L’incontro con gli studenti delle scuole pistoiesi è la cosa a cui teniamo di più, perché, condividendo le loro esperienze, daranno modo ai ragazzi di capire che un mondo diverso è possibile”.

Sul riferimento fondamentale ai giovani e alla scuole si è soffermato anche Mauro Matteucci. Che ha ricordato come le tre figure designate come destinatarie del premio “si siano distinte tutte, pur in campi differenti, per il coraggio dimostrato nell’educare alla memoria dei giusti, nell’imprenditoria onesta e nella scuola come pilastri contro l’illegalità”.

Caponnetto con Falcone e Borsellino

I vincitori di questa edizione sono:

Eugenia Carfora, da molti anni preside dell’Istituto Tecnico e Alberghiero “Francesco Morano” di Caivano, nella periferia di Napoli, una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa. Eugenia sa fare la differenza: quando è arrivata la scuola era in squallide condizioni. Oggi, grazie a lei, è rinata ed è diventata un esempio e un modello di integrazione e di recupero per ragazzi che vivono in un ambiente difficile.

Chiara Frazzetto, a soli 21 anni ha visto di colpo la sua famiglia sterminata, vittima del racket delle estorsioni. Da quella tragedia nulla è stato più come prima per Chiara, che alla mafia decide però di non darla vinta, restando in Sicilia a lottare per la sua terra natale e impegnandosi in una serrata attività di testimonianza e promozione della legalità.

Giuseppe Piraino, all’uomo del racket che gli chiedeva i soldi per la “messa a posto” ha risposto con una denuncia. Piraino, 50 anni, imprenditore di Borgo Vecchio, quartiere di Palermo ad alta densità mafiosa, ha detto “no” agli estortori. Grazie al suo aiuto i Carabinieri hanno arrestato boss e gregari del clan del Borgo Vecchio di Palermo.

La giornata dedicata alla X edizione del Premio Caponnetto si svolgerà il 6 dicembre a Pistoia, iniziando la mattina al Piccolo Teatro Mauro Bolognini con gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori della Provincia di Pistoia. Per proseguire nel pomeriggio con la cerimonia ufficiale di premiazione nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale a partire dalle 17.30. Tra le autorità presenti, il nuovo Prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina, l’Assessore alla Legalità della Regione Toscana Stefano Ciuffo, il Presidente della Provincia Luca Marmo e il Sindaco Alessandro Tomasi.

Nel corso dell’incontro con la stampa per presentare il ritorno del Premio, il Segretario della Fondazione “Un Raggio di Luce”, Cristiano Vannucchi, ha ricordato il profilo del “candidato ideale”, che ai è distinto per aver diffuso, con il suo esempio, i valori e i principi di legalità; ha saputo “fare rete”, con persone, associazioni e istituzioni nella difesa concreta della legalità; ha favorito a rendere i giovani consapevoli di diritti e di doveri; ha subìto minacce e tentativi di intimidazione per le sue iniziative; – si è adoperato per legalità e giustizia; si è distinto nella tutela legale dei diritti dei più deboli e dei “senza voce” del suo territorio; si è prodigato per attivare meccanismi concreti di contrasto a criminalità e delinquenza organizzata.

Si tratta insomma di un riconoscimento che ha radici profonde. Non a caso hanno ricevuto il Premio Caponnetto nelle nove passate edizioni personalità di grandissimo rilievo nella lotta alla criminalità ed alle ingiustizie: Salvatore Rizzo, Pier Luigi Vigna; Letizia Maniaci, Antonella De Miro; Gaetano Saffioti, Domenico Lucano, Sezione distaccata della Squadra Mobile di Caserta a Casal di Principe; Don Maurizio Patriciello, Massimo Scuderi; Augusta e Vincenzo Agostino, Adriana Musella; Gregorio De Falco, Cesare Moreno, Angelo Corbo; Paolo Borrometi, Irene, Ina e Anna Napoli; Pasquale Calamia, Aboubakar Soumahoro; Ilaria Cucchi,Fabio Anselmo, Riccardo Casamassima e Maria Rosati, Sonia Alfano.

Sul programma della giornata si è soffermata Ilaria Marcelli, anch’essa referente di “Un Raggio di Luce”. Nel pomeriggio del 6 dicembre ci sarà anche la proiezione di un estratto del filmato “Antonino Caponnetto pistoiese d’adozione” in cui si ripercorre la storia del magistrato e i suoi stretti legami con Pistoia.

Anche di questo si occupa il libro “C’è stato forse un tempo”, del figlio Massimo Caponnetto che sarà presentato alla Biblioteca San Giorgio 20 giorni dopo, il 26 novembre e che raccoglie episodi importanti, appunto anche Pistoiesi, della storia del magistrato: fin da quando era stato studente al Liceo Forteguerri con Silvano Fedi.

LEGGI ANCHE

Rispondi

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Ultime su Pistoia