lunedì, Aprile 29, 2024

Ancora un gravissimo infortunio sul lavoro, il cordoglio e la rabbia della Cgil

FIRENZE – E’ morto nella tarda serata di ieri l’operaio di 36 anni rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina a Le Sieci, nel comune di Pontassieve, in provincia di Firenze.

L’uomo, originario del Pakistan, era rimasto schiacciato dal macchinario che stava manovrando, un mezzo cabinato per il sollevamento di materiale ferroso che si è ribaltato con il 36enne all’interno.

Oggi un altro gravissimo incidente: un 33enne è rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda di montaggi a Stabbia di Cerreto Guidi (Firenze).

L’uomo ha subito lo schiacciamento dell’addome e di un braccio sotto una pressa.
L’operaio è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Giuseppe di Empoli.


“Il nostro pensiero – scrivono Giancarla Casini e Giancarla Lacoppolo, della Segreteria della Cgil Metropolitana di Firenze – va prima di tutto all’operaio ferito, nella speranza che possa superare l’incidente nel modo migliore. Fin d’ora come CGIL ci mettiamo a disposizione per ogni sostegno e aiuto.
Chiediamo ai servizi ispettivi di fare quanto prima chiarezza su quanto avvenuto e per individuare le responsabilità.
Va detto che ormai da troppo tempo è in atto un vero e proprio massacro nei confronti di chi lavora. Non c’è più neanche il tempo di realizzare quanto avvenuto che un’altra tragedia ci cade addosso.
Non servono parole di circostanza, serve spezzare una spirale fatta di precarietà, aumento dei ritmi di lavoro, leggi che rendono gli immigrati più ricattibili, scarsa formazione e pochi investimenti nella sicurezza”.
“Come CGIL – aggiunge la nota – continuiamo a chiedere risposte concrete alle proposte del sindacato come quella di un Patto per la salute e per la sicurezza sul lavoro.
Proprio su questi temi abbiamo proclamato insieme a UIL 4 ore di sciopero per il prossimo 11 aprile. Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’empolese-valdesa ad aderire allo sciopero per far sentire ancora più forte la nostra voce”.

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