domenica, Maggio 12, 2024

I Giovani Democratici di Prato presentano la loro candidata e tante idee

di Andrea Mori

PRATO – “Ci sono proposte interessanti e veramente brillanti – dice il segretario del Pd di Prato Marco Biagioni sul programma presentato dai Giovani democratici – il trasporto pubblico locale che deve essere gratuito per tutte e per tutti, il campus universitario, il tema legato ai diritti di tutte e tutti.” 

I Giovani democratici pratesi: (da sin. Berti, Salimusaj, Bugetti, Ghelardini

Su Arjana Salimusaj, la giovanissima candidata per il Consiglio comunale Biagioni non ha dubbi: “Una ragazza generosa, brillante, con le idee chiare, con un coraggio da leoni; credo sia la figura migliore oggi che possa portare insieme ad una squadra di giovani, e non solo, tutto questo programma.”

Lo segue il deputato del Pd Marco Furfaro: “Sarò al vostro fianco in campagna elettorale, soprattutto al fianco di Arjana!”

Dunque i Giovani democratici, che si definiscono come “laboratorio politico di partecipazione e formazione per le nuove generazioni, non un gruppo di ragazz* che discute soltanto dei problemi della propria generazione”, si sono ufficialmente presentarti alla città.

Presentazione che si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri al ristorante di fianco alla biblioteca Lazzerini, Schiaccino.

L’intervento di Marco Furfaro

Presenti il segretario dei Giovani democratici di Prato Niccolò Ghelardini, il vice segretario Gd Toscana Sofian Aboulmachayl, la candidata per il consiglio comunale Arjana Salimusaj, la candidata sindaca per il Pd Ilaria Bugetti, il segretario del Partito democratico di Prato Marco Biagioni, il deputato dem Marco Furfaro. Infine il responsabile dei tavoli tematici Demetrio Berti, Charlie Manetti del tavolo diritti civili ed Elena Dottore del tavolo cultura.

“Ho 21 anni e ho iniziato a fare politica dalle scuole superiori – comincia il proprio intervento Ariana Salimusaj, visibilmente emozionata – dopo la mia esperienza di rappresentante d’istituto al Gramsci Keynes sono stata reindirizzata ai Giovani democratici perché volevo dare seguito a quel percorso che per me fu molto affascinante. Rispetto ai Giovani democratici – prosegue la candidata al Consiglio comunale – ho compreso fin dal primissimo momento essere lo spazio in cui poter esprimere le mie idee, portare questioni, problematiche e trovare una formula progettuale, un’idea di futuro da costruire insieme a tantissimi ragazzi e ragazze con i quali nel tempo mi sono confrontata. Ma, rassicura: “rispetto alle discussioni che a volte ci sono state, alla fine abbiamo sempre trovato un punto d’incontro.”

Il programma

Tre i temi: mobilità, diritti civili, giovani. Il primo, oltre al biglietto gratuito per gli under 30, si articola in altre proposte: abbonamenti in proporzione al proprio reddito, prevedendo esoneri e agevolazioni per i redditi più bassi e per altri profili di utenti, biglietto unico per la piana Firenze- Prato-Pistoia, aumento della frequenza delle corse e il numero dei mezzi così da garantire un servizio che copre, in modo continuo e adeguato nei tempi e nelle modalità, tutte le zone della città, corse Tpl e collegamento via treno sulla linea Firenze-Prato-Pistoia anche negli orari serali e notturni.

Il secondo tema mette al centro i diritti civili con le carriere Alias e strumenti per l’affermazione di genere. Si tratta di strumenti per contribuire alla diminuzione di episodi contro le persone trans e di problemi di salute mentale, come ansia generalizzata e depressione. Azione prioritaria negli uffici pubblici e nelle scuole.

I Giovani democratici infine propongono la “Cittadella del giovane”. Si tratta di una rete interconnessa di centri di aggregazione giovanile, unendo le risorse e le idee dei vari quartieri. La rete sarà anche un punto di riferimento per i giovani che decidono di abitare la città in maniera attiva partecipando alla vita socio culturale di Prato. Per far fronte alle sfide abitative e sociali dei fuorisede o di università straniere viene proposto il modello abitativo sostenibile di co-housing con appartamenti o case condivise dotate di spazi comuni e servizi integrati. Prato città universitaria, dicono, può trasformare il suo centro storico in un campus per studiare, vivere, lavorare e contribuire attivamente alla comunità locale. 

Si propone inoltre di ampliare l’offerta formativa nelle università locali introducendo corsi specifici di antropologia e sociologia dedicati alla conoscenza di Prato come città multiculturale. Tali corsi offriranno agli studenti l’opportunità di esplorare in profondità le dinamiche sociali, culturali ed economiche che caratterizzano la nostra città, entrando in stretto contatto con le realtà che le vivono, e proponendo insieme a loro delle attività laboratoriali e di ricerca. Infine per garantire un ambiente di apprendimento equo e sostenibile, i Gd propongono l’istituzione di una mensa universitaria che offra pasti nutrienti a prezzi calmierati per tutti gli studenti.

“I partiti non hanno più scuole di formazione – dice la candidata sindaca del centrosinistra Ilaria Bugetti – e quindi ci si può formare in mille altri modi: uno è quello di fare attività nei Giovani democratici. Mi faceva davvero tanto piacere essere presente, e non solo perché viene presentato il programma, ma anche per fare il mio grande in bocca al lupo ad Arjana.” – conclude Bugetti.

Sono innamorato di questo simbolo (quello dei Gd ndr.) – dice il segretario Pd Marco Biagioni – Tante e tanti di noi anche qui presenti sono passati dai Giovani democratici, e questa penso sia la più grande ricchezza che il nostro partito ha, perché permette ai giovani di organizzarsi.” In riferimento poi alle famose correnti all’interno del Pd, Biagioni dice che “i Gd a Prato, e anche a livello regionale e nazionale, hanno sempre avuto la caratteristica di andare oltre le divisioni e creare unità intorno a delle proposte e a delle idee; il programma che presentano è ambiziosissimo e bellissimo, ed impone anche al Pd di fare una seria riflessione sul futuro della sua città e sul suo governo.”

Il segretario dei Gd Niccolò Ghelardini attacca gli avversari: “A Prato c’è chi costruisce la classe dirigente e le proposte di governo guardando ai propri valori, facendo sintesi tra associazionismo e terzo settore, ascoltando i cittadini, la propria base e i propri militanti. Poi ci sono partiti che offrono posti facendo lotterie o giochi a premi – la stoccata di Ghelardini – Sono curioso di sapere cosa ne pensa Gianni Cenni dell’idea della Lega di fare una lotteria per costruire il programma e selezionare i candidati. Si sta parlando del nostro futuro, del futuro di centinaia di migliaia di persone. Davvero si pensa di affidare a una lotteria la scelta di chi potrebbe essere amministratrice o amministratore della nostra città? Come Gd riteniamo inaccettabile che si giochi in questo modo con il futuro di Prato, facendo poi leva su una lotteria, come se la nostra città – basta guardare i dati – non avesse già abbastanza problemi con la ludopatia e il gioco d’azzardo. Alla Lega diciamo solo una cosa, di ritirare questa penosa idea e di chiedere scusa ai cittadini di Prato”.

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