lunedì, Aprile 29, 2024

Pasqua equa e solidale con i ragazzi di Raggio Verde, Agrabah e Acqua Cheta

di Stefano Di Cecio

PISTOIA – Consegna speciale stamattina alla Bottega del commercio equo e solidale in via della Madonna 50. Da oggi sono disponibili dei particolari “chiudi pacco” in ceramica realizzati da persone con disturbi dello spettro autistico.

Grazie alla collaborazione dei Volontari di due Associazioni di volontariato Agrabah, Acqua Cheta e la Fondazione Raggio Verde, sarà possibile acquistarli separatamente o con Uova di cioccolato e Colombe provenienti dal mercato equo e solidale e distribuiti dalla Cooperativa Sociale Libero Mondo di Cuneo.

Ne abbiamo parlato con la la Volontaria Rossella Biagini della Bottega. “Mettiamo a disposizione il nostro tempo per gestire la Bottega del Commercio Equo e Solidale. Cerchiamo di portarne avanti i principi sensibilizzando la città su questi temi. Da tempo però cerchiamo anche di fare rete con le Associazioni del territorio, in questa occasione ne abbiamo scelte tre per realizzare dei “chiudi pacco” per le uova e le colombe pasquali. Abbiamo pensato di realizzarne due, uno che rappresenta il rombo e le righe bianche e verdi presente sulla facciata di San Giovanni Fuorcivitas e l’altro è il Micco. Sono piccole calamite, i ragazzi delle Associazioni hanno realizzato un prototipo che ci è sembrato adatto ed abbiamo dato il via alla produzione”.

Alla consegna era presente anche Giancarlo Magni Presidente della Fondazione Raggio Verde. “La nostra Fondazione segue le persone affette da disturbi dello spettro autistico con un centro ambulatoriale a Santomato ed il centro diurno “Casa di Gello” dove vengono ospitati i ragazzi che svolgono alcune attività. Si parla di arte terapia, ceramica, laboratori musicali, per indurli ad esprimere la loro personalità verso l’arte. In questo caso sono stati realizzati i “chiudi pacco” con il duplice fine di raccogliere fondi e ottenere la soddisfazione dei ragazzi nella realizzazione dei manufatti e nel vedere quanto vengano apprezzati. L’intento è quello di una maggiore integrazione dei ragazzi nella società ed evitare la emarginazione. La realizzazione dei manufatti serve creare intorno ai ragazzi un fondamentale habitat di inclusione. I ragazzi ospiti sono in totale circa novanta”.

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