SAMBUCA – Verso la metà di gennaio tecnici dell’azienda Openfiber, incaricata dalla Telecom di posare i cavi della fibra ottica, hanno fatto uno scavo trasversale a via Teglia (una strada comunale), sotto l’abitato di Pavana, all’altezza del civico 23. Lo scavo ha attraversato due proprietà private (marciapiedi e parcheggio) ed è stato realizzato senza chiedere alcun permesso; nessun documento è stato rilasciato ai proprietari alla fine dei lavori che hanno visto anche l’installazione di due tombini .
Un lavoro pessimo: tombini sopraelevati rispetto al manto stradale, scavo non ricoperto a regola d’arte. Insomma, un disastro in una strada privata che in passato è stata utilizzata da tutti e che nessuno ha mai pensato di riportarla alle condizioni iniziali.
“Oggi, 25 febbraio dopo le piogge ci troviamo con buche molto pericolose per le auto e per i pedoni di almeno 20 cm di profondità”, scrive Fabio Magnani.
Il 14 febbraio scorso i residenti di via Teglia avevano mandato una mail pec alla ditta Openfiber, ai Carabinieri forestali di Sambuca, all’ufficio tecnico di Sambuca senza ottenere risposta.
A questo punto non rimaneva che una soluzione: affidarsi ai social media.
“So benissimo che Facebook non è il posto giusto per queste questioni – scrive Magnani -, ma non sappiamo più a chi rivolgerci. Mi sembra una situazione assurda, una strada dimenticata che però viene usata regolarmente da tecnici Enel, visto che tramite questa si arriva alla parte bassa della diga di Pavana, anche il depuratore acque di Pavana e al molino di Chicòn. Mi chiedo: se io inciampo in questo tombino rimasto sopraelevato, o un’auto spacca uno pneumatico chi mi tutela, essendo una proprietà privata? Senza dimenticare che questa strada, in occasione della sistemazione della frana sulla Porrettana, prima di arrivare a Pavana, è stata ampiamente rovinata con il passaggio di enormi camion per il movimento terra”
