giovedì, Aprile 25, 2024

Pistoia, la Regione non finanzierà il recupero del Manzoni. Le reazioni dalla politica

PISTOIA – Nei giorni scorsi il Comune di Pistoia aveva candidato il progetto di recupero integrale del teatro Manzoni, da 12 milioni, al programma regionale Fesr 2021-2027. Così, aveva reso noto l’Amministrazione, sarebbe stato possibile reperire nuovi finanziamenti per attuare un restauro milionario, quello redatto dallo Studio Natalini Architetti, Guicciardini & Magni Architetti, al fine di restituire all’Associazione Teatrale pistoiese e alla cittadinanza un teatro nuovo e a norma.

Dopo la presentazione, lo corso settembre, dello studio di fattibilità, la Giunta Tomasi aveva approvato, recentemente, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro del teatro.

Oggi la doccia fredda: la bocciatura della Regione. ”Questa bocciatura di fatto impedirà la messa a norma e sicurezza, oltre a ritardare per la nostra città una maggiore visibilità e bellezza di una sede più adeguata e rinnovata” – commenta il Coordinamento FI Pistoia, con una nota stampa. Toccherà attendere, magari altre opportunità, altre risorse, ma quanto? Non è possibile rimanere inermi e silenti di fronte a questo diniego, per il mondo cittadino e culturale è una doccia fredda che insiste su una già precaria situazione e mancanza di attenzione in cui versa la cultura e il mondo del teatro”.

Nonostante la bocciatura l’esponente ribadisce la ferma volontà di proseguire con il progetto di recupero. ”E ci fa specie – aggiunge – che sia proprio la Regione Toscana a dire no, con la notizia arrivata esattamente nella giornata in cui verrà messo in campo un Flash Mob dalla candidata a sindaco Federica Fratoni, consigliere regionale, davanti al Museo Marini, per portare nuovamente alla ribalta il problema della sua chiusura, e la necessità di fare sempre più cultura. Forse il teatro Manzoni è di minore importanza?”

La risposta di Federica Fratoni non si fa attendere nel pomeriggio in cui ha in calendario l’incontro con il Presidente Giani: “Un consigliere regionale chiede al Presidente Giani perchè si sono persi quei fondi. Doveva chiederlo al Sindaco – ribatte Fratoni – la regione non finanzia per il colore politico”

La sala del Teatro Manzoni

Sul punto interviene anche la consigliera regionale della Lega Luciana Bartolini, che appoggiando la Mozione del consigliere Marco Casucci, chiede: ”che la Giunta si adoperi in ogni sede opportuna, affinché tale significativo e complessivo patrimonio regionale venga rigorosamente censito, scongiurandone, quindi, la dispersione”. Nel suo intervento, infatti, la consigliera evidenzia la necessità di salvaguardare i luoghi di cultura come il teatro Manzoni di Pistoia, che patiscono maggiormente la concorrenza dei multisala o delle pay-tv. ”Penso, dunque -sottolinea il rappresentante della Lega- che la Regione non possa disinteressarsi della palese criticità”.

“Tra i dieci progetti vincitori scelti dalla Regione per l’ammissione al Programma Fesr per i quali verranno fatti investimenti per 61 milioni di euro, non ce n’è nessuno della provincia di Pistoia, mentre ci sono alcune province che hanno visto accettate anche due o tre proposte. Vogliamo capire quali sono stati i criteri di giudizio. Eppure il Teatro Manzoni è un gioiello architettonico di fine XVII secolo, bisognoso di restauro, e che dal 1998 è sede del Centro Regionale Toscano per la Danza e del relativo progetto Toscanadanza”. A dichiararlo è il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione.

Il PD Pistoia: ”bocciatura flop della Giunta, documenti preparati e consegnati all’ultimo”

Nel pomeriggio è arrivata anche la posizione del PD pistoiese che definisce la bocciatura del progetto in Regione come un vero e proprio flop dell’amministrazione Tomasi, colpevole, dicono di aver preparato e consegnato la documentazione in fretta e furia. ”Non è la prima volta che accade – si legge nella nota – il mancato arrivo dei tanto sbandierati 39 milioni del Pinqua grida ancora vendetta. La colpa, come sempre, sarà addossata a qualcun altro, glissando con abilità sul non trascurabile dettaglio che la documentazione è stata preparata in tutta fretta e consegnata all’ultimo tuffo”.

È la triste conferma che con la cultura, evidentemente, l’amministrazione non ha un rapporto idilliaco. Se il sindaco avesse pensato meno alla propria immagine, oltre che alla battaglia personale contro la famigerata “élite ristretta”, e di più all’interesse della città – conclude la nota – forse non avrebbe finito per scontentare tutti ancora una volta”.

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