sabato, Aprile 27, 2024

Rinnovo del contratto dei lavoratori dei supermercati. Sciopero sabato 30 marzo

FIRENZE – “L’allergia di Federdistribuzione a siglare i contratti è cosa nota: già in occasione della scorsa tornata negoziale, la sottoscrizione del CCNL Distribuzione Moderna Organizzata, avvenuta il 19 dicembre 2018, giunse dopo ben 45 mesi dalla firma del CCNL TDS Confcommercio (intervenuta il 30 marzo 2015). Tale ritardo si tradusse in una perdita secca per le lavoratrici ed i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata dell’ordine di svariate migliaia di euro in termini di minor massa salariale percepita nell’arco di vigenza contrattuale rispetto ai loro colleghi che, pur svolgendo le stesse mansioni ed operando nel medesimo ambito settoriale, si videro corrispondere trattamenti economici più significativi.

Purtroppo, a distanza di anni, l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti non scema, anzi si è acuita”.

Lo scrivono in una nota comune Stefano Nicoli, Alessandro Gualtieri e Marco Conficconi, segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana.

La spesa al supermercato



Sono trascorsi ormai quasi 51 mesi dalla scadenza del CCNL sottoscritto dalla citata Associazione datoriale con FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS e niente è cambiato.

Dopo una lunga e snervante trattativa sul tavolo sono state avanzate “ una serie di pretese irrealistiche e finalizzate unicamente a far naufragare una già complessa negoziazione” – denunciano i sindacati, che vedono il tentativo di “sabotare diritti e garanzie attualmente contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che le lavoratrici ed i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni:

– l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi!);
– lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione dell’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita a mansioni inferiori quali il pulimento di aree di vendita e servizi (come illegittimamente fanno alcune aziende associate a Federdistribuzione);
– l’azzeramento di ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi;
– la creazione di una “nuova” mansione adibita alla movimentazione delle merci trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello, al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori”.

“Lo schema negoziale che propone Federdistribuzione ancora una volta – sottolinea la nota comune dei sindacati – è di mortificare il rinnovo del CCNL in una logica di scambio tra una presunta disponibilità ad erogare il dovuto aumento salariale (mai esplicitata nel dettaglio nelle 17 ore di trattativa) in cambio di un peggioramento della parte normativa che preveda la precarizzazione dei lavoratori attraverso un sistema derogatorio della legge e proponendo l’umiliazione della professionalità dei lavoratori attraverso un abbassamento dei livelli di inquadramento”.

La Cgil di Prato: presidio di due ore davanti all’Esselunga di via Fiorentina

Da questo atteggiamento (“un attacco senza precedenti ai diritti di chi lavora nel settore”) nasce la mobilitazione di sabato.

“Le lavoratrici ed i lavoratori, sono delusi e stanchi dell’atteggiamento dei loro datori di lavoro, colpevoli di non voler riconoscere un doveroso e giusto incremento salariale, senza però che questo venga scambiato con il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e sopratutto che continui a precarizzare un settore già fortemente precario che vede nella forza lavoro il 65% di donne che di tutto avrebbero bisogno, tranne che insicurezze normative e salariali”, dicono Stefano Nicoli, Alessandro Gualtieri e Marco Conficconi, segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana.

Pertanto è proclamato lo sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata – Federdistribuzione per sabato 30 marzo 2024 che sarà attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero.

Nel corso della giornata di mobilitazione si realizzeranno dei flash mob nei pressi dei punti vendita delle imprese più rappresentative nell’ambito di ciascuna provincia della nostra Regione.

Presidio di 2 ore sabato 30 marzo davanti al punto vendita Esselunga “Leonardo”, via Fiorentina, nell’ambito dello sciopero nazionale indetto per il rinnovo del contratto.

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