mercoledì, Maggio 1, 2024

Torna a splendere il monumento ai Caduti di piazza San Francesco

PISTOIA – Restaurati il monumento ai Caduti della prima guerra mondiale in piazza San Francesco e la fontana del Parterre. L’intervento di restauro è stato realizzato dalla ditta Agena Restauri di Pistoia con una spesa complessiva di 51mila euro di cui 25.500 finanziati dalla Fondazione Caript con il bando “Restauro del patrimonio artistico 2022” e 25.500 stanziati dal Comune di Pistoia.

Il restauro del Monumento

I lavori fanno parte del più ampio progetto di riqualificazione di tutta l’area di piazza San Francesco che ha già visto il restauro del Pantheon degli uomini illustri e delle colonne storiche intorno alla piazza. Oltre alla sostituzione e potatura di alberi.

Il progetto di una nuova piazza San Francesco prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche per accedere al Parterre dal parcheggio di Porta al Borgo e la risistemazione della saletta Gramsci.

Riqualificazione del verde. Si sono conclusi i lavori di riqualificazione del verde di piazza San Francesco che ha visto la sostituzione di dieci Tigli in classe D, cioè con alta propensione a cedimento, con altre piante dello stesso tipo. Mentre gli altri 45 alberi sono stati potati. Sostituiti anche i Carpini lungo il percorso che dalla piazza va verso il parcheggio di Porta al Borgo con alberi di Pirus Chanteclair, molto resistenti, che non hanno necessità di tanta manutenzione e non si sviluppano troppo in altezza.

I lavori, autorizzati dalla soprintendenza, sono stati eseguiti dalla società agricola Giorgio Tesi Vivai di Pistoia nell’ambito di una convenzione tra Comune e azienda vivaistica pistoiese.

Superamento barriere architettoniche Parterre. La progettazione esecutiva con incarico esterno già affidato è in corso di realizzazione e dovrebbe essere consegnata entro luglio. La progettazione per una spesa complessiva di quasi 48mila euro (47.931 euro) ha ottenuto un finanziamento di 20mila euro dalla Fondazione Caript attraverso il bando “Progettiamo!”. La parte restante è finanziata dal Comune.

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