domenica, Aprile 28, 2024

“Itinerari nel Medioevo pistoiese”: alla scoperta dell’arte medievale in città

PISTOIA – Un viaggio alla scoperta dell’arte medievale in città, sulla scia della mostra “Medioevo a Pistoia” promossa e realizzata nei mesi scorsi da Pistoia Musei nei locali rinnovati del Palazzo dei Vescovi.

Un momento della presentazione del volume “Itinerari nel Medioevo pistoiese” a Palazzo dei Vescovi (foto di Andrea Capecchi)

È fresco di pubblicazione il volumetto “Itinerari nel Medioevo pistoiese: luoghi, monumenti, opere” degli storici dell’arte Giacomo Guazzini e Gaia Ravalli, edito dalla casa editrice pistoiese “Gli Ori” in collaborazione con Pistoia Musei.

Il libro si compone di tre itinerari utili a guidare il visitatore alla scoperta dei luoghi, dei monumenti, delle opere e degli autori che hanno segnato la ricca e vivace stagione artistica del Medioevo pistoiese, in particolare tra Duecento e Trecento.

Una guida alle bellezze artistiche e architettoniche dell’arte medievale in città e allo stesso tempo una monografia aggiornata agli studi specialistici e alla ricerca scientifica sul tema, che presenta in aggiunta alcune novità interpretative. A ciò si aggiungono un testo accessibile, concepito per un ampio pubblico, e un ricco repertorio iconografico.

Il libro di Guazzini e Ravalli

Come hanno sottolineato Monica Preti (direttrice di Pistoia Musei) ed Elena Testaferrata (direttrice dei Musei Civici di Pistoia) nel corso della conferenza di presentazione del libro, “è importante che l’interesse relativo all’arte medievale a Pistoia non si esaurisca con la chiusura della mostra, ma trovi continuità con la pubblicazione di questo volumetto, che può costituire un valido strumento di indagine e di approfondimento su alcuni aspetti artistici, nonché di valorizzazione e conoscenza del patrimonio pistoiese risalente a questo periodo storico.

Sfogliando le pagine del libro si percorrono le strade e le piazze della città medievale, si cammina ammirando le facciate e gli interni dei palazzi dell’età comunale e delle bellissime chiese romaniche, si apprende la storia di sculture, affreschi e altre opere d’arte che abbelliscono la città medievale e il suo tessuto urbano.

È ben più di una guida, sebbene presenti percorsi, itinerari di visita e schede di opere; deve essere considerato un vero e proprio manuale, che in una visione sistematica illustra con evidenza la straordinaria varietà e complessità dell’arte medievale pistoiese. Un patrimonio a torto ritenuto minore, ma che nulla deve invidiare ad altre città di provincia della Toscana”.

Leggere il libro di Guazzini e Ravalli significa dunque compiere un viaggio alla scoperta della Pistoia medievale, attraverso i luoghi e i monumenti più noti, ma ponendo attenzione a quei “particolari” e quei “dettagli” storico-artistici che possono sfuggire all’occhio del visitatore.

Si rivelano così piccole “meraviglie nascoste” tra le pieghe di un periodo storico certamente complesso e molto “turbolento” dal punto di vista politico per la città di Pistoia, tra l’affermazione comunale, le lotte tra le “parti” e le minacce esterne, ma di sicuro assai ricco e vivace sul piano artistico, con la presenza di artisti e fabbriche di assoluto valore.

Il primo itinerario è dedicato alla costruzione dell’identità civica pistoiese tra XI e XII secolo: il percorso si snoda tra le chiese e gli edifici principali del periodo romanico, in una fase di espansione demografica e sviluppo economico della città, che avviene in concomitanza con il progressivo consolidamento delle istituzioni comunali e della Chiesa pistoiese, in particolare dopo l’arrivo della reliquia di san Jacopo dalla Galizia.

Il secondo itinerario riguarda le presenze forestiere nel Duecento, in gran parte protagoniste della grande stagione della pittura e della scultura in città nella fase di passaggio dal romanico al gotico: il percorso si snoda tra i monumenti e gli episodi artistici più significativi del secolo, in un periodo in cui l’arrivo degli ordini mendicanti produce importanti mutamenti dal punto di vista religioso, artistico e urbanistico.

Il terzo itinerario è dedicato alla stagione dei cantieri gotici tra XIV e XV secolo, in un periodo che vede la progressiva perdita dell’autonomia politica di Pistoia a vantaggio di Firenze ma che regista in città la presenza di un vivace clima artistico: ne sono testimonianze le numerose opere d’arte gotica disseminate a Pistoia, a partire dal pulpito di Giovanni Pisano.

Un volumetto da leggere e da tenere sempre a portata di mano, che ci mostra la ricchezza di un patrimonio artistico cittadino troppe volte “snobbato” dagli stessi pistoiesi.

LEGGI ANCHE

Rispondi

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Ultime su Pistoia