PISTOIA – Il post elezioni, il personale docente e amministrativo della scuola media Leonardo da Vinci, alle Fornaci, l’hanno vissuto in mezzo al caos e alla sporcizia. Per otto giorni hanno convissuto con bottiglie di plastica, buste di patatine, carta lasciata a terra, banchi e cattedre spostati, tabelloni elettorali afficci ai muri, seggi elettorali ancora allestiti.
“Siamo rientrati a scuola mercoledì della scorsa settimana – racconta la professoressa Francesca Susini, insegnante e responsabile Covid della scuola – e abbiamo trovato una situazione di disordine e sporcizia ovunque. Nonostante la scuola dovesse ospitare ragazze e ragazzi per gli esami, i loro genitori e il personale, niente era stato né pulito né disinfettato. Abbiamo provveduto da soli a rendere agibili alcune aule”.
Mercoledì mattina la prima telefonata alla Segreteria del Sindaco, senza alcun esito, nei giorni successivi altre telefonate con il medesimo esito.
Ieri mattina, 20 giugno, a sette giorni dalla conclusione dello spoglio sono arrivati gli operai del cantiere comunale a togliere il materiale dei seggi. La pulizi dei locali, hanno detto, con competeva a loro.
Nuova telefonata in Comune con minaccia di rendere pubblica la situazione: la risposta è stata anche poco cortese.
Stamani nuovo intervento della squadra Pulizie che ha portato via lo sporco e reso gli spazi vivibili, ma solo parzialmente perché cattedre, tavoli e sedie sono ancora posizionati in maniera disordinata: “Non spetta a noi”, hanno risposto alla domanda del personale.
Adesso – ma non si sa quando – dovrà entrare incampo la squadra “Riordino” che rimetterà le suppellettili al loro posto.
Quando si dice l’organizzazione.
Nella scuola seggio di Santa Lucia a Quarrata è stato il personale ATA a pulire e riordinare le aule. Se per terra c’è sporco questo è dovuto al mancato senso civico delle persone perché i cestini nelle scuole ci sono. In alcuni plessi del comune di Quarrata a settembre insegnanti e genitori si imbiancano le aule perché l’ente non lo fa e questo senza tanti proclami e non è la prima volta che succede